Le proiezioni del dicastero di Claudio Zali in vista della votazione: "A Lugano e (in parte) Bioggio, dove la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti sono pagati tramite le imposte comunali, l’applicazione del principio di causalità consentirà una riduzione del moltiplicatore d’imposta comunale. Per Lugano si stima una diminuzione dei costi complessivi pari a circa 1,5 milioni di franchi all’anno"
Si ricorda che la tassa base serve a coprire i costi fissi di gestione mentre la tassa causale (sul sacco) è destinata a finanziare i costi di smaltimento dei rifiuti solidi urbani (RSU).
“Sulla scorta dei dati forniti ogni anno dai Comuni ticinesi, tenuto conto dell’esperienza dei 49 comuni dove il principio di causalità è già applicato - scrive il Dipartimento diretto da Claudio Zali in una nota - è stata elaborata una proiezione che conferma che nei 64 Comuni in cui oggi esiste solo la tassa base essa diminuirà per effetto dell'introduzione della tassa sul sacco".
“Nei 49 Comuni (pari al 50% della popolazione) nei quali la tassa sul sacco è già in vigore - sostiene ancora il DT - le modifiche saranno marginali. I costi complessivi rimarranno invariati e il prezzo del sacco, che oggi costa mediamente 1.70 franchi/sacco, sarà uniformato tra 1.10 e 1.30 franchi/sacco (35 litri); mentre a Lugano e (in parte) Bioggio, dove la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti sono pagati tramite le imposte comunali, l’applicazione del principio di causalità consentirà una riduzione del moltiplicatore d’imposta comunale. Per Lugano si stima una diminuzione dei costi complessivi pari a circa 1,5 milioni di franchi all’anno. Per le fasce a basso reddito, gli anziani e le famiglie con bambini piccoli, è prevista esplicitamente nella legge che i Comuni potranno prevedere facilitazioni (per esempio fornire sacchi gratuiti e altre agevolazioni)”.
Per saperne di più: www.ti.ch/tassasacco