La presa di posizione che spiega le ragioni della maggioranza del Consiglio di Stato, che ha deciso di sospendere la misura: "Malgrado non risponda pienamente alle aspettative del Ticino, il nuovo Accordo fiscale risulta globalmente positivo per il nostro Cantone"
Malgrado non risponda pienamente alle aspettative del Ticino, il nuovo Accordo fiscale risulta globalmente positivo per il nostro Cantone. Il nuovo quadro normativo definisce giuridicamente lo statuto di frontaliere fiscale e stabilisce l’assoggettamento alla fonte in Svizzera (con limitazione d’imposta al 70%) dei lavoratori frontalieri residenti in Italia.
L’assoggettamento secondo le norme di diritto interno italiane dei frontalieri che lavorano in Svizzera comporterà progressivamente un aumento del carico fiscale per questi lavoratori, rendendo di principio meno attrattivo questo statuto dal punto di vista fiscale e contribuendo alla lotta contro il dumping salariale sul nostro territorio.
L’imposizione in Italia, con computo dell’imposta svizzera, eviterà un aumento del carico amministrativo legato all’entrata in vigore della tassazione ordinaria ulteriore in Svizzera introdotta dalle recenti modifiche della Legge federale sull’imposizione alla fonte. Il nuovo Accordo prevede il principio della reciprocità e garantisce complessivamente al Cantone Ticino, ai Comuni e alla Confederazione un maggior introito fiscale.
Per togliere l’ultimo ostacolo alla firma di questo accordo il Consiglio di Stato ha deciso di riorientare la misura straordinaria che prevede l’obbligo sistematico di presentare l’estratto del casellario giudiziale da parte dei cittadini stranieri che richiedono il rilascio e il rinnovo dei permessi di dimora (B) e per lavoratori frontalieri (G). Con la firma del nuovo accordo fiscale fra Svizzera e Italia il provvedimento sarà sostituito da un nuovo sistema che prevede, accanto all’autocertificazione già in passato richiesta, anche la presentazione del certificato penale su base volontaria.
Questa nuova impostazione va ad affiancarsi alla possibilità, già oggi prevista dalle normative, di richiedere, in casi particolari, da parte dell’ufficio competente l’estratto del casellario giudiziale. L’obbligo sistematico di presentare l’estratto del casellario giudiziale per il rilascio e il rinnovo dei permessi B e G è stato introdotto dal Canton Ticino nell’aprile 2015, a tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico. Sostenuta anche da una petizione popolare, la misura è stata oggetto di due iniziative cantonali, che hanno ricevuto un preavviso positivo da parte delle Commissioni istituzioni politiche del Consiglio degli Stati e del Consiglio nazionale, decretando così l’avvio del processo per l’elaborazione di un progetto di legge federale.
Questi positivi sviluppi e la necessità di favorire la firma dell’accordo sulla fiscalità dei frontalieri hanno convinto il Consiglio di Stato a valutare un riorientamento della misura dell’obbligo sistematico di presentazione del casellario giudiziale a favore di una presentazione volontaria di questo documento.
Malgrado questa modifica di prassi, che entrerà in vigore al momento della firma dell’accordo, l’attenzione del Governo verso la sicurezza dei cittadini rimane alta, come pure rimane elevata l’attenzione verso le decisioni che le Camere federali prenderanno nel quadro della trattazione delle già menzionate iniziative cantonali.
Il Consiglio di Stato si attende ora, in tempi rapidi, la firma dell’accordo.