POLITICA E POTERE
Trent'anni dopo, anzi trentuno: Giovanni Jelmini, allora giovane studente, rievoca l'elezione di Flavio Cotti in Consiglio federale. E su Ignazio Cassis dice: "È una grande opportunità per il Ticino e i ticinesi. Sono convinto che il suo operato a Berna c
Gli auguri di Jelmini a Cassis: "Gli auguro un lavoro a Palazzo federale ricco di soddisfazioni e gli auguro soprattutto, nella sua nuova, importante e delicata carica istituzionale, di riuscire a rendere più interessate il nostro Paese"
foto: TiPress/Benedetto Galli
POLITICA E POTERE

Ignazio Cassis eletto in Consiglio Federale. Le prime parole: "Vi prometto che rimarrò me stesso. Mi impegnerò come un fabbro per la libertà del Paese”

20 SETTEMBRE 2017
POLITICA E POTERE

Ignazio Cassis eletto in Consiglio Federale. Le prime parole: "Vi prometto che rimarrò me stesso. Mi impegnerò come un fabbro per la libertà del Paese”

20 SETTEMBRE 2017
LUGANO – Trent’anni dopo. Anzi, trentuno… L’ex presidente del PPD Giovanni Jelmini fu testimone dell’elezione di Flavio Cotti in Consiglio federale. Era il 1986 e lui, giovane studente, iniziava ad appassionarsi alla politica. Gli abbiamo chiesto come visse e come ricorda quel momento e come giudica la storica elezione odierna di Ignazio Cassis…

Prima domanda: se lo ricorda bene quel giorno?

Eccome! Mi trovavo all’Università di Friborgo nello steso periodo in cui a Berna, a Palazzo federale, c’era mio padre, che allora sedeva nella Camera del Consiglio degli Stati. Proprio grazie a mio padre, amico e collega di partito di Flavio Cotti, ho avuto l’occasione e il piacere di assistere alla elezione dell’ultimo e, ormai da qualche ora, penultimo consigliere federale ticinese. Ricordo che a quei tempi l’accesso a Palazzo federale era molto più agevole; io stesso, sempre su invito di mio padre, ho assistito a diverse discussioni parlamentari, come pure alla nomina di Flavio Cotti quale Presidente della Confederazione nel 1991.

Cosa ricorda in particolare?

Ricordo la tensione nei momenti che hanno preceduto l’elezione e la forte emozione al momento del risultato. Ricordo che Flavio Cotti era stato eletto al primo scrutinio e, subito dopo i risultati, ricordo mio padre avvicinarsi al nuovo consigliere federale con in viso una chiara espressione di commozione. Ricordo anche gli applausi, ma soprattutto il forte clamore da parte della delegazione ticinese presente in sala. Ricordo infine che a un certo punto mi sono sentito partecipe di un momento storico importante per tutto il nostro Cantone.

Cosa ha provato oggi dopo l’elezione di Ignazio Cassis in Consiglio federale?

Ho provato un po’ le medesime emozioni che ho vissuto nel 1986, con però una maggiore consapevolezza dell’importanza di questa elezione per il Ticino e per tutti i ticinesi.

Cosa intende dire?

Intendo dire che Ignazio Cassis rappresenta una grande opportunità per il nostro Cantone; oggi più che mai il Ticino ha bisogno di un rappresentante a Berna che riesca a coinvolgere tutti i membri dell’esecutivo federale nell’affrontare e nel risolvere alcuni problemi importanti, tipici di un Cantone di frontiera come il nostro. Penso, per fare un esempio, ai delicati rapporti tra Svizzera e Italia, che non sempre vengono capiti al nord delle Alpi. Credo che a questo proposito, con l’elezione di Ignazio Cassis, Berna riuscirà finalmente ad avvicinarsi al Ticino e viceversa.

E ai politici ticinesi che non la pensano in questo modo, cosa dice?

Dico che Ignazio Cassis è una grande opportunità per il Ticino e per tutti i suoi cittadini, compresi coloro che di questa opportunità non ne sono ancora consapevoli. Sono convinto che con il tempo l’operato di Cassis a Berna convincerà anche i più scettici.

Conosce personalmente il nuovo consigliere federale ticinese, cosa può dirci di lui?

Sì, l’ho conosciuto ai tempi del liceo e l’ho incontrato più tardi all’inizio della sua folgorante carriera politica. È una persona capace e determinata, con la quale è sempre possibile una discussione e un confronto su qualsiasi tema. Ignazio è anche molto simpatico ed ha uno spiccato senso dello humor; qualità certamente di supporto per chi opera in politica e per chi ricopre un ruolo istituzionale importante.

Infine, quale augurio rivolge a Ignazio Cassis?

Gli auguro un lavoro a Palazzo federale ricco di soddisfazioni e gli auguro soprattutto, nella sua nuova, importante e delicata carica istituzionale, di riuscire a rendere più interessate il nostro Paese.

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