Il Museo di storia naturale emigra a Locarno... Michele Bertini: "Il Municipio di Lugano reciti il mea culpa. Ma adesso avanti con la riqualifica del fatiscente ex Macello, vittima di incuria e di degrado"
Il vicesindaco promette che si impegnerà per far sì che entro la fine della legislatura ci sia un progetto per riqualificare l’ex Macello, che “potrebbe offrire spazi di animazione per associazioni e diventare un laboratorio delle diverse espressioni artistiche”
foto: TiPress/Gabriele Putzu
LUGANO - Il Museo cantonale di storia naturale si trasferirà da Lugano al Monastero di Santa Caterina a Locarno e il vicesindaco Michele Bertini suona la sveglia. Lugano, scrive in un’opinione pubblicata oggi dal Corriere del Ticino, perderà un prestigioso elemento del patrimonio museale.
“La Città si è lasciata sfuggire un centro di riferimento in campo naturalistico, promotore di attività divulgative (lo visitano oltre 13.000 persone all’anno, di cui 5.000 allievi delle scuole) e attrattore di ricercatori, borsisti e studenti (conserva oltre mezzo milione di reperti). Il Municipio avrebbe dovuto attivarsi di più per mantenere la sede del Museo di storia naturale sul suo territorio. A Palazzo Civico, quindi, si reciti il ‘mea culpa’, si pianga sul latte versato e, finalmente, si manifesti la volontà politica di riqualificare l’ex Macello”.
Ma l’ex Macello, area candidata ad ospitare la collezione naturalistica del museo, è in totale degrado, aggiunge Bertini, sotto gli occhi di cittadini e turisti, e stride con le attività di quel quartiere, scuole elementari e medie, liceo, campus accademico di USI e SUPSI) e con lo sviluppo del centro congressuale del Campo Marzio.
Bertini scrive che “solo un progetto d’intervento riqualificante e in tempi brevi può riparare la fatiscenza, l’incuria e il degrado di questa costruzione di fine Ottocento, tutelata quale bene culturale, e può ridare dignità a quell’area urbana”.
Il vicesindaco promette che si impegnerà per far sì che entro la fine della legislatura ci sia un progetto per riqualificare l’ex Macello, che “potrebbe offrire spazi di animazione per associazioni e diventare un laboratorio delle diverse espressioni artistiche”.