Il presidente dell’Associazione dei passeggeri aerei della Svizzera italiana: "L'attuale vuoto su Ginevra sta creando notevoli complicazioni a numerose realtà e a lungo termine comprometterà opportunità . In aggiunta il servizio offerto dalla compagnia che opera con i collegamenti su Zurigo è a dir poco imbarazzante"
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Romano, come detto, è severo nell’analisi: “L’ASPASI - scrive - è preoccupata e manifestamente insoddisfatta. Il clima generale non considera il valore strategico di un aeroporto con voli di linea e aviazione privata in Ticino. Collegamenti quotidiani verso Zurigo e Ginevra sono fondamentali per il tessuto socioeconomico locale: per molte aziende, la piazza finanziaria, i congressi internazionali e le attività del tempo libero. L’attuale vuoto su Ginevra sta creando notevoli complicazioni a numerose realtà e a lungo termine comprometterà opportunità . In aggiunta il servizio offerto dalla compagnia che opera con i collegamenti su Zurigo è a dir poco imbarazzante e per gli utilizzatori assidui molto insoddisfacente”.
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“L’attesa - prosegue il Consigliere Nazionale PPD - perdura da troppo tempo, è nociva e rischia di causare danni irreversibili. Volenti o nolenti, tocca quindi alla Città di Lugano compiere un passo deciso stabilizzando la rotta e proponendo quegli investimenti basilari utili a generare dinamiche positive. La volontà di agire è stata più volte espressa e confermata da parte di una maggioranza. Chi opera sullo scalo (i dipendenti sempre ignorati da chi vuole staccare la spina) e chi lo utilizza, attendono ora i fatti”.
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“I prossimi mesi - chiosa sul Corriere Romano - sono decisivi e l’ASPASI invita la Città di Lugano e i vertici di Lugano Airport a intraprendere tutte le azioni possibili e utili a riprendere la giusta quota. (…) Non serve nulla di faraonico, occorre invece una struttura moderna e funzionale che garantisca voli di linea verso Zurigo e Ginevra, alcune destinazioni locali e stagionali nonché servizi per l’aviazione privata. Realtà simili si trovano del resto in altre regioni della Svizzera, anche più vicine a Zurigo (ad esempio Berna e Sion)”.