POLITICA E POTERE
“L’aeroporto di Lugano ha perso la rotta”. Marco Romano duro sullo scalo luganese: "L'attesa rischia di provocare danni irreversibili". E striglia la Città: "Intraprenda tutte le azioni necessarie"
Il presidente dell’Associazione dei passeggeri aerei della Svizzera italiana: "L'attuale vuoto su Ginevra sta creando notevoli complicazioni a numerose realtà e a lungo termine comprometterà opportunità. In aggiunta il servizio offerto dalla compagnia che opera con i collegamenti su Zurigo è a dir poco imbarazzante"
© Ti-Press / Alessandro Crinari
LUGANO - “L’aeroporto ha perso la rotta”. Marco Romano non usa giri di parole per descrivere la situazione dello scalo luganese. Il presidente dell’Associazione dei passeggeri aerei della Svizzera italiana (ASPASI), in un articolo pubblicato sul Corriere del Ticino, esprime giudizi trancianti e “striglia” le autorità cittadine affinché si sblocchi un dossier che appare giorno dopo giorno sempre più impantanato nella palude politica.

 

Romano, come detto, è severo nell’analisi: “L’ASPASI - scrive - è preoccupata e manifestamente insoddisfatta. Il clima generale non considera il valore strategico di un aeroporto con voli di linea e aviazione privata in Ticino. Collegamenti quotidiani verso Zurigo e Ginevra sono fondamentali per il tessuto socioeconomico locale: per molte aziende, la piazza finanziaria, i congressi internazionali e le attività del tempo libero. L’attuale vuoto su Ginevra sta creando notevoli complicazioni a numerose realtà e a lungo termine comprometterà opportunità. In aggiunta il servizio offerto dalla compagnia che opera con i collegamenti su Zurigo è a dir poco imbarazzante e per gli utilizzatori assidui molto insoddisfacente”.

 

“L’attesa - prosegue il Consigliere Nazionale PPD - perdura da troppo tempo, è nociva e rischia di causare danni irreversibili. Volenti o nolenti, tocca quindi alla Città di Lugano compiere un passo deciso stabilizzando la rotta e proponendo quegli investimenti basilari utili a generare dinamiche positive. La volontà di agire è stata più volte espressa e confermata da parte di una maggioranza. Chi opera sullo scalo (i dipendenti sempre ignorati da chi vuole staccare la spina) e chi lo utilizza, attendono ora i fatti”.

 

“I prossimi mesi - chiosa sul Corriere Romano - sono decisivi e l’ASPASI invita la Città di Lugano e i vertici di Lugano Airport a intraprendere tutte le azioni possibili e utili a riprendere la giusta quota. (…) Non serve nulla di faraonico, occorre invece una struttura moderna e funzionale che garantisca voli di linea verso Zurigo e Ginevra, alcune destinazioni locali e stagionali nonché servizi per l’aviazione privata. Realtà simili si trovano del resto in altre regioni della Svizzera, anche più vicine a Zurigo (ad esempio Berna e Sion)”.

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