POLITICA E POTERE
Grazie Cardiocentro: "Bene la mediazione del Consiglio di Stato. La trattativa la via migliore. Ma se continuerà l’incertezza troppo a lungo siamo pronti ad azioni più incisive"
Nota del gruppo di sostegno a favore dell'ospdale del cuore: "Riteniamo auspicabile che il Governo convochi quanto prima le parti per capire se c’è margine per riavviare i negoziati. Un margine che forzatamente passa dalla disponibilità da parte dell’EOC a rivalutare certi arroccamenti manifestati negli ultimi mesi"
Nella foto Edo Bobbià, coordinatore del Gruppo Grazie Cardiocentro
LUGANO - “Bene la mediazione del Consiglio di Stato, ma se continuerà l’incertezza siamo pronti ad azioni più incisive”. È questo il riassunto della posizione espressa dal Gruppo Grazie Cardiocentro, dopo una riunione che il comitato ha tenuto ieri pomeriggio per fare il punto della situazione e definire i prossimi passi.

 

“Innanzitutto - si legge in una nota - sono stati valutati gli esiti dell’incontro tenuto mercoledì scorso tra il Consiglio di Stato e i rappresentanti dell’ospedale del cuore. Il Gruppo valuta positivamente la sensibilità all’ascolto manifestata dai Consiglieri di Stato e la disponibilità del Governo ad assumere il ruolo di mediatore nella vertenza con l’EOC. Si tratta di un primo passo importante nella direzione da noi auspicata”.

 

“Al contempo - prosegue il comunicato - il Gruppo ha vagliato le varie opzioni sul tavolo che potrebbero portare a una soluzione positiva della vicenda. Come annunciato fin dall’inizio non tocca certo a noi elaborare strategie, né tanto meno occuparci direttamente delle trattative, che sono di esclusiva competenza della Fondazione Cardiocentro. Riteniamo tuttavia auspicabile che il Consiglio di Stato convochi quanto prima le parti per capire se c’è margine per riavviare i negoziati. Un margine che forzatamente passa dalla disponibilità da parte dell’EOC a rivalutare certi arroccamenti manifestati negli ultimi mesi. Confidiamo in tal senso che anche il Consiglio d’Amministrazione dell’Ente ospedaliero sappia cogliere, come un’occasione per riallacciare una dialogo aperto e costruttivo, quel sentimento popolare manifestatosi così calorosamente da oltre 1’000 cittadini che, in pochi giorni e da ogni angolo del Cantone, hanno aderito alla nostra iniziativa”.

 

“Il Gruppo “Grazie Cardiocentro” - si legge ancora nel comunicato - continuerà nella sua azione raccogliendo adesioni e sensibilizzando la popolazione rispetto all’assoluta necessità, per il bene dei pazienti ticinesi, di mantenere anche in futuro un Cardiocentro libero e indipendente. Al contempo proseguirà, ritrovandosi regolarmente, il suo lavoro di analisi della situazione e di elaborazione di proposte volte a trovare una soluzione positiva nell’interesse dell’intero sistema sanitario cantonale”.

 

“Qualora la situazione perdurasse troppo a lungo nell’incertezza, o peggio, nella logica del muro contro muro - termina la nota - il Gruppo si riserva la facoltà di proporre azioni più incisive. Tuttavia, Ia soluzione largamente preferita resta quella del raggiungimento di un accordo tramite un negoziato tra le parti, grazie alla mediazione del Consiglio di Stato”.

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