Il Municipale al passo d'addio: " I contatti umani, che solo la carica municipale permette di vivere, mi mancheranno molto. Lo stesso vale per il quotidiano contatto con ogni singolo dipendente dei miei dicasteri"
LUGANO - Fra una settimana, si sarà verosimilmente in attesa dei risultati delle elezioni comunali. Tra chi fremerà per la riconferma e che spererà di aver conquistato un seggio, ci sarà anche chi consegnerà le chiavi dell'ufficio. Michele Bertini non ha sollecitato un nuovo mandato e da settimana prossima non sarà più Municipale di Lugano. Ha affidato i suoi pensieri a Facebook.
"Inizia oggi la mia ultima settimana da Municipale. Il municipio è una carica esecutiva che assorbe molte energie quotidiane, questo aspetto mi permette di non pensare troppo al cambio di vita che ho di fronte. Una scelta sofferta quella di smettere, carica di sentimenti, da un lato un sentimento di dispiacere e nostalgia poiché ho davvero tanto apprezzato il costante confronto con la popolazione. In questi anni non ho potuto sempre soddisfare le aspettative di tutti, ho fatto del mio meglio. I contatti umani, che solo la carica municipale permette di vivere, mi mancheranno molto", scrive. "Mi mancherà tantissimo anche il quotidiano contatto con ogni singolo dipendente dei miei dicasteri, donne e uomini che spesso lavorano nell’ombra, esposti alla critica facile ma che svolgono lavori preziosi per la cittadinanza. A loro va la mia gratitudine per questi meravigliosi anni insieme".
A fargli decidere di lasciare, non è un segreto, sono stati i problemi interni al suo partito, il PLR. "Dall’altro lato un sentimento di sollievo per staccarmi definitivamente da dinamiche interne al partito, create ad arte, che mi hanno molto amareggiato deluso e allontanato. Avevo davvero investito tutto me stesso, forse troppo, traendone grandi soddisfazioni, quanto successo mi ha molto segnato. Sono comunque grato al PLR per quanto ho potuto vivere in questi 13 anni di politica attiva, sono consapevole di aver ricevuto molto e di esser cresciuto in fretta grazie all’esperienza che ho potuto vivere. Anche questo inaspettato epilogo, benché doloroso, mi ha ulteriormente forgiato togliendomi tanta ingenuità".