"Il PoLuMe, oltre alla fluidificazione del traffico lungo la A2 porterà anche benefici a livello di Strade cantonali e comunali, oggi purtroppo spesso usate dal traffico di transito visti gli intasamenti autostradali”
BELLINZONA - In occasione della conferenza stampa odierna il Direttore del Dipartimento del territorio (DT), Claudio Zali, ha espresso a nome del Consiglio di Stato il proprio sostegno al
progetto PoLuMe (potenziamento dell’autostrada A2 tra Lugano e Mendrisio). Nella presa di posizione ufficiale, il Cantone, che ha sentito i Comuni e le Commissioni regionali dei trasporti, riconosce l’efficacia e la validità del progetto PoLuMe, considerando i molteplici effetti positivi che potranno essere ottenuti.
“L’autorità federale, così come il Consiglio di Stato, hanno da tempo riconosciuto la necessità di intervenire per ripristinare un buon funzionamento della rete stradale del nostro Cantone. Le analisi svolte hanno mostrato come gli importanti miglioramenti dei trasporti pubblici e di altre forme di mobilità sostenibile non siano sufficienti ad assorbire il traffico veicolare in
eccesso e la crescita della domanda di mobilità, a cui anche nei prossimi decenni saremo confrontati”. Il Governo cantonale nella sua presa di posizione osserva in seguito che il PoLuMe, “oltre alla fluidificazione del traffico lungo la A2 porterà anche benefici a livello di Strade cantonali e comunali, oggi purtroppo spesso usate dal traffico di transito visti gli
intasamenti autostradali”.
Il Direttore del DT ha ringraziato l’Ufficio federale delle strade (USTRA) per “l’ottima collaborazione nell’elaborazione di questo importante progetto strategico; collaborazione che ha portato a sviluppare una soluzione ottimale sia livello di integrazione paesaggistica che di mitigazione degli impatti sul territorio, in particolare nel comparto di Bissone con le nuove gallerie e lo smantellamento parziale dell’attuale infrastruttura autostradale. Questa volontà cantonale, di avere un progetto completo fin da subito e il prima possibile, è sottolineata dalla disponibilità del Consiglio di Stato a cofinanziare il progetto PoLuMe”.
Il progetto consentirà, inoltre, di favorire una migliore qualità di vita della popolazione, della sicurezza dell’utenza, dei soccorsi in caso di incidente e della competitività del territorio. La
nuova galleria di aggiramento tra Bissone (con il suo nucleo storico iscritto nell’Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d’importanza nazionale ISOS) e Maroggia
permetterà anche di creare un maggior valore paesaggistico, molto apprezzato a tutti i livelli.
Nella sua presa di posizione, il Cantone riconosce pure i diversi benefici previsti dal progetto a livello ambientale, grazie alla diminuzione del traffico lungo la strada cantonale, alla rivitalizzazione naturalistica e alla valorizzazione della riva lacustre tra Melano e Capolago, dove si creeranno le premesse per realizzare un elemento importante del collegamento pedonale e ciclabile tra Mendrisio e Lugano.
Dal canto loro i rappresentanti dell’USTRA hanno evidenziato il funzionamento dell’utilizzo dinamico della corsia d’emergenza, già sperimentato con successo in alcuni tratti autostradali
della Svizzera, che presenta l’enorme vantaggio di non dover sacrificare ulteriore territorio e di poter essere dosata in base al futuro sviluppo del trasporto pubblico. Si è inoltre sottolineato
come PoLuMe non sia in concorrenza col prolungo di AlpTransit verso sud (atteso per il 2050), bensì un complemento in attesa di quest’ultimo collegamento.
Il Cantone ha chiesto ad USTRA di verificare ulteriormente la necessità dello svincolo di Melano e di ottimizzare l’impatto sul territorio. USTRA, malgrado si sia detta convinta della necessità di questa connessione, procederà con la verifica richiesta.
Il progetto generale, come già annunciato, verrà ora posto in consultazione presso gli uffici federali, con l’obiettivo di essere sottoposto al Consiglio federale per approvazione durante
l’estate 2022.
Il Cantone ha confermato infine la propria disponibilità a partecipare con circa 84 milioni di franchi al finanziamento del progetto, per il quale attualmente si prevede una spesa totale di 1,8 miliardi di franchi. L’investimento, va ricordato, include non solo nuove opere ma anche una quota importante per la necessaria manutenzione della tratta, che porta i segni del tempo.