La bocciatura della sperimentazione sui livelli fa divampare la polemica. Sirica: "Vergognoso". Ay: "I soliti trozkisti"
BELLINZONA - Dopo una discussione fiume, e ad altissimo contenuto polemico, il Gran Consiglio ha bocciato la sperimentazione proposta dal Consiglio di Stato, che mirava al superamento dei livelli in terza media. Una bocciatura risicatissima - 42 voti contrari a 40 - frutto di un’alleanza trasversale di Lega, UDC, PLR e….MPS.
I tre voti della compagine parlamentare guidata da Matteo Pronzini, sono dunque stati decisivi per l’affossamento della sperimentazione. Un dato che non è certo sfuggito alle altre componenti della sinistra ticinese e che ha ulteriormente fatto lievitare la rabbia degli sconfitti. Una rabbia che dall’aula del Parlamento si è presto trasferita sui social.
“Vergognoso! - ha tuonato su Facebook il co-presidente del PS Fabrizio Sirica - La cosa più ingiusta e classista che c’è nella scuola ticinese, i livelli A e B, che influenzano in maniera del tutto arbitraria la vita degli allievi, non vogliono essere superati da una risicatissima maggioranza. La cosa forse più vergognosa è che chi si dice “di sinistra”, l’MPS, che dovrebbe lottare per una scuola più inclusiva ed egualitaria, ha permesso alla destra di vincere. Non a caso dopo l’intervento di Pronzini un deputato Udc è andato a dargli letteralmente pacche sulle spalle, mentre Boris Bignasca ha sentito la necessità di intervenire per sottolineare la bontà del suo intervento. Questo è quel che succede quando si odia di più il DECS di quanto si ami la Scuola”.
Non meno duro il commento affidato ai social dal deputato e segretario del Partito Comunista Massimiliano Ay: “Posso dirlo fuori dai denti? Uno schifo! Una vera porcheria! Gli ultra-rivoluzionari (ma in realtà anti-comunisti) di MPS uniti alla destra liberista (ma la destra almeno è coerente) affossano la sperimentazione per l’abolizione dei livelli alle scuole medie. La loro è una decisione gravissima: hanno consolidato la selezione di classe contro i figli dei lavoratori e degli immigrati. Tante lotte studentesche per democratizzare la scuola mandate in fumo e una riforma coraggiosa bloccata per chissà quanti anni ancora. Sempre nella storia è stato così su temi grandi e piccoli: i trotzkisti al servizio della borghesia!”.
Insomma, a sinistra, i toni sono più accesi che mai, per una votazione che nel mondo progressista è una ferita che necessiterà di molto tempo per cicatrizzarsi…