"Sposare la destra per fare uno sgarbo all’odiato socialdemocratico, non è politica. Sono giochi di palazzo ben lontani dall’ideale socialista tanto sbandierato", così FA commenta il voto del Movimento per il Socialismo di ieri
BELLINZONA - A sinistra, dopo il voto dell'MPS che è stato decisivo per affossare il superamento dei livelli, continuano a volare gli stracci. A caldo PS, col co-presidente Fabrizio Sirica, e PC, con Massimiliano Ay, avevano attaccato il Movimento di Pronzini, oggi arriva la dura nota del Forum Alternativo, che in chiusura lancia un sibillino: "Che sia ora di lanciare una nuova alternativa in parlamento?".
"Che tristezza. Che amarezza. Per una volta che dal DECS arrivano proposte concrete per rendere la scuola più democratica ed egualitaria, vederle silurate dal Gran Consiglio fa proprio male. A nulla è valso il fatto che la proposta di abolire i livelli in matematica e tedesco dalla terza media per sostituirli con dei laboratori ad effettivo ridotto fosse solo una sperimentazione in alcune sedi selezionate, vale a dire un primo passo per sondare il terreno con il coinvolgimento del corpo insegnante, degli allievi e dei genitori. Hanno prevalso altre logiche: il classismo, il conservatorismo e… il settarismo", si legge nella nota.
Una delusione non rivolta tanto "alla posizione del PLR, sempre più ideologica, sempre più filo-UDC, a destra e classista, i cui vertici, con la loro decisione, tradiscono la memoria storica dei loro predecessori sull’importanza di una scuola pubblica inclusiva, democratica e di qualità per tutti gli allievi" o "al polo Lega-UDC, coerenti con sé stessi e la loro visione opprimente della società, e che non per niente sono capeggiati da un personaggio il cui unico merito scolastico conseguito da privato sono stati i soldi di papà" ma all'MPS. "Ha consentito la vittoria della destra inegualitaria su un tema tanto importante per il futuro e il benessere della nostra società. Sposare la destra per fare uno sgarbo all’odiato socialdemocratico, non è politica. Sono giochi di palazzo ben lontani dall’ideale socialista tanto sbandierato".
Trspare tanta amarezza. "Ma ormai non siamo sorpresi, anche MPS è coerente con il suo settarismo: vi ricordate il voto sulle congiunzioni che avrebbe permesso di rinforzare l’area di sinistra in parlamento, affossato proprio dai voti decisivi di MPS? Insomma, altro che alternativa di sinistra e utile “grillo parlante” per la nostra democrazia, come ripetono i nostri media: MPS è l’ago della bilancia che fa pendere a destra il parlamento sulle questioni di società". E si chiede se non sia ora di lanciare una nuova alternativa, un'ucita che potrebbe dare il via alla campagna elettorale.
C'è rammarico anche da parte del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA). "Non solo si è persa un’occasione importante per poter democratizzare la scuola media, ma a contribuire alla disfatta di questo importantissimo passo per l’istruzione pubblica non troviamo solo i soliti noti partiti borghesi e manifestamente classisti, ma anche coloro che, almeno a parole, si professano come difensori degli ultimi: il Movimento per il “Socialismo”, scrive, pur concentrandosi sul ruolo del Movimento della scuola, a suo dire troppo schierato a priori contro le idee di Bertoli. "Un assist a quella destra che non ci penserà troppo a ridurre le spese dello Stato, tagliare i servizi educativi pubblici e i salari dei funzionari, docenti compresi. Detto ciò, concordiamo anche noi che a scuola vi siano troppi pochi spazi d’espressione democratica riguardo alla politica scolastica (ad onor del vero, non si può di certo dire che gli altri dipartimenti del Governo brillino per democraticità), tanto che nel corso degli ultimi decenni, gli stessi consigli di direzione del secondario II, hanno progressivamente smantellato e boicottato le assemblee studentesche, come anche le giornate autogestite, svuotandole di contenuto e riducendole a puro esercizio proforma. Ecco che parte di coloro che si scagliano contro il Dipartimento, sono gli stessi che hanno per anni censurato l’espressione democratica del corpo studentesco".