L'ex Consigliere di Stato interviene nel dibattito e chiede maggiore determinazione alle autorità nel contrasto al predatore
BELLINZONA - Il dibattito sul lupo continua a tenere banco in Ticino. Con un intervento pubblicato stamane sulla Regione, anche Luigi Pedrazzini si unisce al coro di coloro che “chiedono alle competenti autorità federale e cantonale di agire con maggiore determinazione per limitare il numero dei lupi nelle nostre Valli”.
“L’autorità cantonale - scrive l’ex Consigliere di Stato PPD - ha recentemente deciso di stanziare risorse per aiutare i contadini di montagna e gli allevatori. È sicuramente un passo nella giusta direzione, ma l’impressione è che a questo punto la ricerca di un equilibrio fra le esigenze dei contadini di montagna e degli allevatori e la presenza del lupo, necessiti di un’azione decisa per ridurre il numero dei predatori.
Non sembra esservi altra strada se si pone attenzione alle continue segnalazioni di attacchi e al crescente numero di capi uccisi. Anche chi non è specialista capisce che rispetto a qualche anno fa, quando il lupo colpiva e cambiava territorio, macinando decine di chilometri in poche ore, siamo ormai confrontati con una presenza “stanziale”, a mio giudizio non conciliabile con la prosecuzione delle attività agricole sugli alpi (dove misure di controllo e di contenimento dei greggi sono spesso inattuabili o inefficaci per la vastità dei territori)”.
“Non sarà mai facile per l’uomo e il lupo - ammonisce Pedrazzini - condividere il medesimo territorio. Nel passato l’uomo ha scelto di sterminare tutti gli animali che considerava “nocivi”, anche i lupi. È una visione che oggi non possiamo più accettare e che la maggioranza della popolazione non intende – giustamente, secondo me – seguire. Il compito delle autorità è diventato decisamente più difficile. Per trovare soluzioni è importante evitare che si acuiscano i confronti “emozionali” fra coloro che prospettano un’incontrollata presenza dei predatori e chi li vuole semplicemente eliminare. È giunto secondo me il momento (nei Grigioni lo si è capito) di abbattere i lupi in eccesso e gli esemplari che compiono predazioni “seriali”. Anche chi li difende dovrebbe capire per tempo che le continue uccisioni di capre e di pecore, stanno facendo dei lupi… il peggior nemico di loro stessi!”.