"La situazione lupi in Ticino è ormai disperata, fuori controllo, e così non si può continuare", scrive l'Unione Contadini Ticinesi, dopo gli episodi di Cerentino e Novazzano e la protesta degli allevatori a Bellinzona
BELLINZONA - Si abbattano i lupi pericolosi. I contadini ticinesi sono esasperati e spaventati: gli animali sbranati dal lupo nelle ultime settimane sono tanti e gli allevatori non sanno come comportarsi e proteggere i loro greggi. La protesta, con le carcasse portate in piazza a Bellinzona, è stata un ennesimo grido di aiuto. E ora l'Unione Contadini Ticinesi chiede alle autorità di passare a misure drastiche.
"La situazione lupi in Ticino è ormai disperata, fuori controllo, e così non si può continuare. Martedì scorso ne abbiamo vissuto una prima conferma (una prima elvetica), simbolo al contempo di disperazione, impotenza e rabbia, con lo scarico davanti a Palazzo delle Orsoline a Bellinzona di 17 pecore sbranate dal lupo a Cerentino. Un’azione che, oltre al trauma per lo scempio che il predatore ha fatto degli ovini, include tanta la frustrazione, mischiata alla rabbia, dell’allevatore che non è riuscito a ottenere né risposte né tantomeno soluzioni dopo la prima predazione avvenuta ai suoi animali", scrive l'Unione dei Contadini, che segnale anche "la predazione avvenuta il 12 aprile a Novazzano in pieno centro di almeno 13 ovini, di cui però non ci sono informazioni più dettagliate in merito se non quanto abbiamo potuto apprendere dalla stampa".
"Considerato che attualmente gli animali non possono rimanere chiusi in stalla, ma devono ora uscire al pascolo primaverile, siccome i fienili sono vuoti dopo l’inverno e perché è anche una richiesta della popolazione per aumentare il loro benessere, vista la gravità delle predazioni, l’urgenza di fare qualcosa e al fine di prevenire ulteriori situazioni drammatiche per gli allevatori, alla luce del fatto che in entrambi i casi il numero delle prede è più che sufficiente per giustificare un abbattimento (per legge ne bastavano dieci), la nostra Associazione chiede alle Autorità cantonali di attivare i dispositivi per l’abbattimento immediato e senza ulteriori tentennamenti (vedi eventuali effetti sospensivi o quant’altro) di questi esemplari che si sono dimostrati pericolosi e estremamente distruttivi", è la richiesta.