Il Capogruppo socialista in Consiglio comunale: “Non siamo insensibili a una spesa pubblica ponderata e attenta ad evitare gli sprechi, ma non potremo accettare misure di risparmio sulle spalle della popolazione e di chi si trova in difficoltà"
di Carlo Zoppi *
Come spesso accade, l’allarmismo sui conti preventivi è uno strumento utile alla politica del meno stato per imporre misure ideologiche di rigore finanziario in attesa dell’ennesimo consuntivo che mostrerà come al solito il contrario con delle cifre in nero. Impostare un discorso politico solo sulla dimensione finanziaria è comodo perché permette di evitare altri aspetti che hanno anche valore ma difficile da contabilizzare: come la salute (mentale e fisica), la qualità di vita e la qualità dell’ambiente che garantisce le nostre esistenze.
Come gruppo in Consiglio comunale lavoreremo anche in futuro in maniera costruttiva alla ricerca di azioni ponderate per sostenere la Città in questo momento particolare. Non siamo insensibili a una spesa pubblica ponderata e attenta ad evitare gli sprechi ma chiaramente non potremo accettare misure di risparmio fatte sulle spalle della popolazione e di chi si trova in difficoltà.
Oltre alla crisi economica, all’inflazione nel continente e alle altre sciagure internazionali note, è bene ricordare che la città subisce decisioni prese da altri. Dalla politica cantonale, per esempio, che è poco attenta alle problematiche dei comuni urbani e li penalizza, come con la sciagurata riforma fiscale che permette di dividere il moltiplicatore d’imposta fra persone fisiche e giuridiche avvantaggiando i comuni già benestanti. Ci aspettiamo un Municipio in prima fila a difendere con forza la città nei confronti del Cantone e degli altri attori esterni.
Il ceto medio è la fascia della popolazione che soffre maggiormente in questo periodo storico. Un ceto medio che non riceve nessun tipo di aiuto perché non abbastanza povero. Certamente non è nostra intenzione aspettare con le mani in mano che si impoverisca abbastanza per riceverne. Per questo abbiamo sviluppato con altre forze politiche un emendamento di 5 milioni di franchi che prevedeva un sostegno semplice, concreto e soprattutto necessario per le persone e le famiglie in un momento difficile di rincari generali nei costi della vita. Così come avvenuto durante la pandemia, la città di Lugano deve dimostrarsi forte e solidale nei confronti della sua popolazione.
Il Consiglio comunale ha purtroppo optato per non stare vicino ai suoi cittadini valutando questo aiuto non necessario e come spesso accade alle nostre latitudini “troppo complicato da fare”. Noi abbiamo scelto da tempo e resteremo anche durante questa tempesta a fianco della popolazione e di chi si impegna per garantirsi un futuro migliore
* Capogruppo CC Lugano PS-PC