Il Municipio in una richiesta di credito al Consiglio Comunale del 2018 aveva inserito una cifra di 13,75 milioni, ora arriva la nuova: "Si è passati da un approccio conservativo a una ristrutturazione completa". Ecco i dettagli dell'opera
BELLINZONA - Quasi 27 milioni di franchi a favore di bambini e famiglie. È quanto intende investire la Città di Bellinzona sottoponendo al Consiglio comunale il progetto per la ristrutturazione globale delle Scuole elementari Nord e per la realizzazione di un nuovo Centro extrascolastico. Tramite il relativo messaggio municipale – adottato nella seduta di mercoledì 30 agosto – si propone al Legislativo l’approvazione dell’importante quanto atteso progetto scolastico e del relativo credito di 26,65 milioni di franchi, con il contestuale annullamento di quello di 13,75 milioni del 2018.
I cinque anni trascorsi da quella decisione hanno in parte imposto e in parte consentito di effettuare approfondimenti, passando da un approccio fondamentalmente “conservativo” ad uno
orientato ad una ristrutturazione completa, includendo sia aspetti impiantistici e strutturali come pure l’inserimento di nuovi servizi, per un intervento inteso a rispondere alle nuove esigenze in ambito di edilizia scolastica e quindi, anche, didattico, così come ai bisogni emergenti delle famiglie. Un progetto più ampio e quindi altresì più costoso.
Fatta salva la decisione del Consiglio comunale, se la tabella di marcia sarà rispettata i lavori dovrebbero concludersi per l’inizio dell’anno scolastico 2026-2027. La conduzione del cantiere sarà affidata al Servizio Edilizia pubblica del Settore opere pubbliche (SOP) della Città di Bellinzona.
Nuove esigenze edilizie e funzionali
Come detto, il precedente progetto era stato approvato nel 2018. Molti i cambiamenti però intervenuti nel frattempo. In seguito all’istituzione di un Gruppo di lavoro tecnico formato da
architetti, ingegneri e progettisti, in collaborazione con il SOP si è proceduto ad una serie di indagini che hanno evidenziato la necessità di diversi adattamenti sul piano edilizio (impiantistica) e funzionale (didattico). Il costo complessivo dell’operazione risulta quindi sensibilmente più alto rispetto a quello inizialmente prospettato, ma comunque certamente
proporzionato all’entità dell’offerta finale che assicurerà al complesso, realizzato in una prima parte all’inizio del ‘900, almeno ulteriori 50 anni di vita.
Si è di fatto passati da un approccio conservativo, per certi aspetti minimalista, ad uno orientato ad una ristrutturazione globale che tenga conto e risponda ai bisogni di una scuola elementare moderna, sebbene, lo si ribadisce, inserita in una struttura realizzata nel secolo scorso in due tappe, la prima addirittura nel 1908, sulla scorta di criteri assai diversi rispetto a quelli odierni.
Gli interventi previsti e il Centro extrascolastico
Tra i punti fondamentali del progetto si citano il risanamento energetico secondo lo standard Minergie (di cui si dirà ancora in seguito), la realizzazione delle aule di arti plastiche e
psicomotricità, la messa a norma antincendio, il rifacimento degli impianti sanitari e di riscaldamento, così come dei servizi igienici, compresi quelli della palestra, dove si metterà mano anche spogliatoi e docce. Previsti pure nuovi impianti di ventilazione e di climatizzazione, e numerose altre sostituzioni o ristrutturazioni interne ed esterne (facciate incluse). L’aula magna avrà una limitazione d’uso a 250 persone, definita dall’attestato di conformità antincendio.
Fiore all’occhiello sarà l’inserimento del nuovo Centro extrascolastico Nord: lo stesso è stato sistemato, provvisoriamente, dapprima nei moduli prefabbricati in zona Stadio, e poi nel prefabbricato ex Scuola media 2, dove tutt’ora si trova. Con spazi moderni e funzionali, accoglierà circa settanta bambini e offrirà un servizio non limitato alla pausa pranzo (mensa), ma distribuito su una fascia oraria dalle 07.00 alle 19.00, vacanze scolastiche comprese. Quest’ultimo tassello si iscrive nella politica intesa a favorire la conciliabilità lavoro-famiglia avviata dal Municipio quale risposta ai bisogni confermati dai sondaggi.
Aspetti energetici
Con l’inoltro della domanda di costruzione si è proceduto con la presentazione di una precertificazione Minergie, nel frattempo ottenuta. Nel corso del 2019-2020, si ricorda, era stata
realizzata e messa in funzione da parte di AMB la nuova centrale termica che, con due pompe di calore acqua-acqua, riscalda più edifici, tra cui le stesse Scuole Nord mediante la rete di
teleriscaldamento. Per la produzione del freddo è prevista la posa sul tetto degli spogliatoi della palestra di una pompa di calore ad aria polivalente da parte di AMB. L’impianto fotovoltaico, di una potenza totale di 146 kW, sarà anch’esso progettato e realizzato da AMB e sarà potenziato utilizzando tutta la superficie utile dei tetti. Si segnala che i costi per la progettazione e la realizzazione degli impianti AMB non rientrano in questo credito di investimento.
Al passo con lo sviluppo demografico
Il complesso della Scuola elementare Nord è la struttura scolastica più grande della Città, accogliendo mediamente 470 allievi all’anno suddivisi in 24 sezioni. Spazi e superfici sono
completamente occupati senza riserve per eventuali nuove esigenze didattiche: la sede ha una capienza massima di 540 allievi, l’attuale grado di occupazione è dell’85% circa. Stando alle
attuali previsioni demografiche a corto termine, il numero di allievi della Zona arancione – a prescindere da eventi migratori di carattere eccezionale - rimarrebbe stabile a 470 unità fino al
2028. La scuola è inoltre ubicata in un comparto nel quale sono prevedibili importanti sviluppi nei prossimi 10-15 anni: insieme alle previste future scuole in Via Vallone, le Scuole elementari Nord dovranno garantire l’assorbimento dell’aumento demografico registrabile in questa zona della Città, che sarà ulteriormente stimolato dalla riqualifica urbana del comparto Officine.
Sussidi e programma realizzativo
Al netto, l’investimento totale sarà inferiore al credito sottoposto al Consiglio comunale. Secondo le stime, 868'000 franchi saranno infatti coperti dagli incentivi Minergie. L’opera potrà inoltre beneficiare di 2,14 milioni di prelievo dal Fondo energie rinnovabili (FER). La deduzione all’investimento dovrebbe dunque superare i 3 milioni di franchi, somma a cui potrebbe aggiungersi l’eventuale sostegno da parte dell’Ufficio dei beni culturali per il restauro di questo bene protetto d’interesse locale. Per quanto riguarda le tempistiche, durante lo scorso mese di luglio è stato eseguito il quasi completo trasloco del Blocco A nei moduli prefabbricati posati in zona Stadio, mentre i lavori di demolizione e sgombero inizieranno nel mese di febbraio 2024. La chiusura del cantiere è prevista per l’inizio dell’anno scolastico 2026-2027. Durante i mesi da settembre a dicembre 2023, al primo e al secondo piano del Blocco A resteranno attive due sezioni di Scuola elementare, la logopedia, la scuola speciale e la direzione: durante le vacanze di Natale saranno poi trasferite nei moduli prefabbricati di Viale Giuseppe Motta in fase di realizzazione.