Durissima nota dei democentristi contro la maggioranza del Gran Consiglio: "Dal triciclo siamo passati al quadriciclo (PLR, Il Centro, Lega e la sinistra)?"
BELLINZONA - "Nonostante l’UDC abbia formalmente richiamato il Gran consiglio al rispetto della legge finanziaria e presentato delle proposte per rimediare la disastrosa situazione, il Gran Consiglio approva oltre 220 milioni di investimenti, quando il Preventivo 2024 non è ancora stato votato e il Piano finanziario del quadriennio non ancora discusso in Parlamento".
Comincia con queste parole una durissima nota stampa, firmata dal capogruppo Sergio Morisoli e dal deputato Pierluigi Pasi. "Senza Preventivo e Piano finanziario - prosegue il comunicato - il Parlamento non ha il diritto di stanziare nuovi crediti e malgrado ciò, lo fa lo stesso. Questo procedimento aggira la legge e mette in pericolo lo Stato di diritto. Va ricordato ai rappresentanti del popolo (parlamentari) che non siamo una Republica delle banane, ma uno Stato di diritto!".
"Il gruppo UDC in GC - si legge ancora nella nota - è da sempre rigoroso nella gestione finanziaria, ma è anche rigoroso nel far rispettare le leggi in generale e in questo caso quella finanziaria. All’ordine del giorno del Gran Consiglio ci sono ben 13 crediti di investimento, per un valore globale di oltre 220 milioni, che necessitano di una nuova base legale (Decreti legislativi) per essere concessi e spesi. Il preventivo 2024 come tutti sanno non è ancora stato votato dal Gran consiglio. La legge sulla gestione finanziaria fissa all’art. 31 cpv 4 che nessuna nuova spesa di gestione corrente o investimento può essere deliberata se prima non è votato il Preventivo. Il Regolamento sulla gestione finanziaria dello Stato all’art. 18a lett. d) prevede delle eccezioni molto restrittive a questo rigore della legge. Ma i parlamentari fanno orecchie da mercante e approvano comunque la spesa. Forse le imminenti Elezioni comunali non permettono a questi partiti di bloccare temporaneamente i soliti appalti che servono a far funzionare gli ingranaggi del consenso politico? Ci troviamo in questa precisa situazione: il Preventivo 2024 non è approvato e quindi non si possono votare nuove spese; i crediti all’ordine del giorno del GC non rientrano tra le eccezioni previste dal regolamento".
"Il gruppo UDC e l’UDC Ticino - termina il comunicato - sono molto preoccupati della situazione finanziaria, dei ritardi sul Preventivo 2024 e della confusione tra i partiti di Governo quanto al metodo e al contenuto delle misure per il necessario risanamento dei conti, ma sono ancora più esterrefatti per la leggerezza con la quale un Parlamento si permette di non considerare seriamente e di non ispirarsi alle leggi da lui stesso fissate. Quanto accaduto, riteniamo si tratti di un crasso affronto allo Stato di diritto per sostituirlo con un pericoloso uso dell’opportunità del momento, ovviamente fuori legge".