La protesta del 29 febbraio ha spaccato l'opinione pubblica. C'è chi parla di giornata storica e chi di giornata nera per il Cantone. Confronto senza peli sulla lingua tra il presidente del PLR e il co-presidente del PS
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BELLINZONA - Lo sciopero dei dipendenti pubblici del 29 febbraio ha spaccato l'opinione pubblica ticinese, tra favorevoli e contrari. C'è chi parla di giornata storica e chi di giornata nera per il Cantone. Chi vede nell'azione degli statali una svolta positiva a beneficio di tutti i lavoratori e chi invece la giudica come una protesta di privilegiati che vivono in un mondo alla rovescia. Le opposte interpretazioni dello sciopero che si erano già manifestate con forza prima dell'adunata, si sono amplificate nei giorni successivi. Le divisioni e la polemica politica, se possibile, hanno assunto accenti ancora più duri. Un altro elemento che fa discutere è la dura presa di posizione del Consiglio di Stato su quanto accaduto e lo smarcamento dai colleghi di Governo della Consigliera di Stato socialista Marina Carobbio. I prossimi mesi si annunciano carichi di tensione, con il referendum di giugno sulla riforma fiscale (e forse sulla cassa pensioni dello Stato) e la preparazione del preventivo 2025. E un assaggio di quel che ci aspetta emerge con chiarezza da questo confronto senza peli sulla lingua tra il presidente del PLR Alessandro Speziali e il co-presidente del PS Fabrizio Sirica. Buona visione. Per restare sempre aggiornati con le notizie principali di Liberatv.ch, iscriviti gratuitamente al canale Whatsapp (clicca qui) - E ricordati di attivare la campanella....