POLITICA E POTERE
Roba da matti! Vogliono impedire alla nazionale svizzera di hockey di indossare lo stemma rossocrociato
Colpa di un'interpretazione ultra restrittiva della legge che protegge i simboli federali. Ora il Parlamento sta correndo ai ripari

BERNA - È una notizia che ha dell’incredibile quella pubblicata stamane dal Blick. La nazionale svizzera di hockey rischia di dover togliere lo stemma rossocrociato dalle maglie. L'Istituto federale della proprietà intellettuale (IGE) è infatti in aperto contrasto con la Nati. Il motivo è la legge sulla protezione degli stemmi. Una legge del 2017 che impone che i simboli federali, cantonali e comunali, siano utilizzati solo dalle autorità. Salvo autorizzazione. Una “licenza” che ad esempio è stata concessa al produttore dei coltellini svizzeri Victorinox o al TCS.

La Federazione di hockey, scrive sempre il Blick, avrebbe potuto chiedere l’autorizzazione entro la fine del 2018. Ma la Confederazione ritiene che non sia stata presentata una domanda formalmente corretta entro i termini. Di qui la mancata autorizzazione ad utilizzare il simbolo rossocraciato. 

"Siamo in contatto con le massime autorità dal 2018 e ci è stato assicurato il loro sostegno in diverse occasioni", ha rassicurato al quotidiano Patrick Bloch (38), CEO della Federazione. "La necessaria modifica della legge può essere attuata solo attraverso le due camere, motivo per cui abbiamo cercato un contatto con il presidente del gruppo parlamentare sullo sport”.

Insomma, per sanare la vicenda è necessario l’intervento del Parlamento, roba da matti! Il consigliere nazionale del PS Matthias Aebischer ha già presentato una mozione che chiede al Consiglio federale di modificare la legge. Mozione sostenuta da tutti i partiti: "Deve essere scontato che le squadre nazionali svizzere possano utilizzare lo stemma svizzero". Analogo atto parlamentare è stato presentato agli Stati da Damian Müller del PLR: ”All'inizio pensavo fosse uno scherzo di cattivo gusto. Posso davvero solo scuotere la testa”. E noi con lui.

Molti a questo punto si chiederanno: e la nazionale di calcio? Ebbene, già dagli anni ’80 sulle divise dei calciatori è presente la bandiera svizzera e non lo stemma. Perciò il problema non si pone. In ogni caso, intervistato dal Blick, il portavoce della federazione Adrian Arnol solidarizza con i colleghi dell’hockey: “Riteniamo che tutte le squadre nazionali debbano poter scegliere autonomamente se utilizzare la bandiera o lo stemma. È quindi difficile capire perché sia vietato loro di indossare la croce svizzera”.

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Potrebbe interessarti anche

LISCIO E MACCHIATO

Alain Bühler: “Dopo che Zali ha attaccato Chiesa, me ne sono andato”

POLITICA E POTERE

Thomas Aeschi placcato dalla Polizia federale a Palazzo. Marchesi:"Qualcuno ha perso la testa"

In Vetrina

LETTURE

Francesco Lepori: “Mafiadigitale.ch”

18 FEBBRAIO 2025
EVENTI & SPETTACOLI

Torna l’ATP Challenger Città di Lugano. Ars Medica Centro dello Sport è ancora Medical Partner

18 FEBBRAIO 2025
LETTURE

Martistella Polli: “Destinazione Amore”

11 FEBBRAIO 2025
ENERGIA

AIL, Tijana Catenazzi direttrice dell’area Persone e Futuro

07 FEBBRAIO 2025
LETTURE

François Hainard: “Il vento e il silenzio”. Romeo e Giulietta nella Brévine

04 FEBBRAIO 2025
OLTRE L'ECONOMIA

"L'impegno dell'economia per la società"

31 GENNAIO 2025
LiberaTV+

LISCIO E MACCHIATO

La lettera di Quadri e Verda Chiocchetti: "Colpevoli di femminilità"

19 FEBBRAIO 2025
POLITICA E POTERE

I "no" di Zali, i radar di Gobbi e l'UDC. Tre domande a Daniele Piccaluga

15 FEBBRAIO 2025
SECONDO ME

Marchesi: "Trump smaschera l'illusione occidentale: la Svizzera paga il prezzo di scelte miopi"

17 FEBBRAIO 2025