Il capogruppo dell'UDC ha avuto una colluttazione con due agenti che garantivano la sicurezza durante la visita del presidente del parlamento ucraino
BERNA - Scene da rugby questa mattina a Palazzo federale: il consigliere nazionale e capogruppo dell’UDC Thomas Aeschi si è scontrato con gli addetti alla sicurezza. Oggi a Berna era in visita il presidente del parlamento ucraino Ruslan Stefanchuk che ha incontrato il presidente del Consiglio nazionale Eric Nussbaumer e la presidente del Consiglio degli Stati Eva Herzog. Per questo motivo la sicurezza è stata rafforzata: Palazzo federale è stato delimitato con transenne e all'interno è stato presidiato da agenti della polizia federale in tenuta d'assalto. Nel momento della foto ufficiale, davanti al monumento dei tre Confederati, la polizia ha bloccato le scale. Ma Thomas Aeschi ha voluto scendere lo stesso e ha avuto una colluttazione con un agente del Servizio di sicurezza. (GUARDA IL VIDEO SU NAU.CH)
Lo stesso è accaduto al consigliere nazionale democentrista Michal Graber, che al Tages Anzeiger ha detto: “La polizia ci ha fermati fisicamente”. Un giornalista della NZZ am Sonntag, che si trovava sul posto, ha parla di una vera e propria “zuffa”.
Le immagini sfocate riprese da un cellulare mostrano Aeschi che viene quasi spinto a terra da un agente di polizia armato. “È in corso una sessione parlamentare e noi siamo parlamentari eletti. Gli agenti non hanno nulla da ordinarci”, ha detto Graber. Il consigliere nazionale vallesano ha aggiunto che quando uno dei poliziotti gli ha detto che stava solo eseguendo gli ordini, lui gli ha risposto: “Lei sarebbe stato il primo a eseguire gli ordini di Hitler nel Terzo Reich”.
Graber ha parlato di uno “scandalo assoluto: chiunque sia politicamente responsabile del fatto che il capogruppo parlamentare del più grande partito svizzero sia stato fisicamente sbattuto a terra deve dimettersi”.
“A Palazzo federale il nostro capo gruppo Thomas Aeschi è stato bloccato in modo brutale dagli agenti della Polizia federale sulle scale interne (gli stessi che sono tutti i giorni a Palazzo e che conoscono per nome tutti i Parlamentari) perché a pochi metri erano presenti i rappresentanti del Parlamento ucraino – ha scritto sulla sua pagina Facebook il presidente dell’UDC ticinese Piero Marchesi -. Qualcuno ha perso la testa. I Parlamentari federali non possono più muoversi liberamente nel Palazzo federale sede del Parlamento svizzero? Di cosa aveva paura la polizia federale, di un attacco ai colleghi ucraini da parte di un Consigliere nazionale dell’UDC quando 10 minuti dopo era stato pianificato un incontro tra parlamentari svizzeri e ucraini (a cui ovviamente l’UDC non ha partecipato)”.