Franco Denti sulle affermazioni del leader del Centro in merito all'iniziativa sulle casse malati in votazione il 9 giugno
BELLINZONA - Al Comitato cantonale del Centro il presidente Fiorenzo Dadò ha lanciato una frecciata all’Ordine dei medici, che si oppone all’iniziativa lanciata dal suo partito a livello nazionale per un freno ai costi e ai premi di cassa malati. Iniziativa sulla quale si voterà il 9 giugno e, ha aggiunto Dadò, “alla quale abbiamo partecipato con convinzione. Iniziativa osteggiata da tutti, dalle potentissime case farmaceutiche giù fino alla lobby dei medici ticinesi, il cui presidente non ha trovato di meglio che scendere in piazza e tentare di terrorizzare la popolazione affermando che non verrà più curata. Siamo arrivati a questo punto…”. Oggi è giunta la replica del presidente dell’Ordine, il dottor Franco Denti.
di Franco Denti *
Mi riferisco al resoconto del Comitato cantonale del Centro pubblicato su Il Corriere del Ticino e su La Regione, dove il Presidente del Centro, Fiorenzo Dadò, ha ricordato l’iniziativa per un freno ai costi e ai premi di cassa malati, dichiarando che l’ iniziativa è osteggiata da tutti, “dalle potentissime farmaceutiche, alla lobby dei medici ticinesi”, accusando il sottoscritto di “non aver trovato di meglio che scendere in Piazza e tentare di terrorizzare la popolazione affermando che non verrà più curata”.
Preciso, al disinformato e superficiale Sig. Dadò, che la giornata di sensibilizzazione del 17 aprile di tutto il mondo sanitario ticinese, non aveva nulla a che vedere con le votazioni federali a cui lui fa riferimento; ma era una tirata di orecchie al mondo politico federale e cantonale, che sta assistendo inerme al degrado della qualità delle condizioni di lavoro (burocrazia insostenibile, turni di lavoro estenuanti, carenza di personale) e al riconoscimento sociale del ruolo di tutti i professionisti della salute.
Non è una novità il recente allarme fatto dagli ospedali regionali e universitari svizzeri sulle difficoltà finanziarie in cui sono caduti a causa di tariffe obsolete e inadeguate. Alcuni Cantoni hanno chiuso ospedali, altri hanno chiuso reparti e, se non bastasse, oggi assistiamo all’intervento degli assicuratori malattia, che dicono di no, per esempio, all’implementazione di un nuovo servizio di cardiochirurgia all’Ospedale Cantonale di San Gallo.
Caro Dadò, troppo facile strumentalizzare una così importante manifestazione, che ha avuto echi anche a livello nazionale, essendo stata la prima volta in Svizzera, che siamo riusciti a riunire in una manifestazione pubblica tutto il mondo sanitario (esclusi i farmacisti, a proposito di lobby…!). Segno che il disagio nel mondo sanitario è reale e generalizzato e a pagarne le conseguenze saranno proprio coloro a cui vogliamo prestare aiuto e sostegno.
Ricordo infine che l’OMCT non è una lobby, ma una corporazione di diritto pubblico riconosciuta dalla legge sanitaria (articoli 30 e 30a Legge Sanitaria) con il preciso compito di consigliare il Cantone in ambito di sanità pubblica e quindi è nostro compito, dovere e responsabilità evidenziare sia gli aspetti positivi del nostro sistema sanitario, ma anche le inefficienze e i rischi di un razionamento delle cure ai cittadini pazienti.
* Presidente OMCT