POLITICA E POTERE
Lugano "taglia" l'aperitivo natalizio dei dipendenti, "sacrifici simbolici o strategici?"
Lo chiede al Municipio Maruska Ortelli: "Si rinuncerà anche ai doni o si preferisce l'approccio "predicare bene e brindare meglio?"

LUGANO – "I tagli del Municipio di Lugano: sacrifici simbolici o strategici?". Questo, in sintesi, quanto chiede la leghista Maruska Ortelli in un'interpellanza inoltrata al Municipio nella giornata odierna. "Il Municipio di Lugano - si legge nell'atto parlamentare - ha recentemente deciso di rinunciare al tradizionale aperitivo natalizio con i suoi dipendenti (circa 1’580 persone) e di risparmiare sui francobolli, misure che, a detta degli stessi rappresentanti, vogliono contribuire al risanamento delle finanze comunali. Se l’intento è certamente lodevole – dopotutto, chi non apprezzerebbe una gestione attenta dei soldi pubblici? – viene da chiedersi se queste scelte non siano più simboliche che realmente utili. Si tagliano tartine e bolle di Prosecco, ma si lasciano intatte le voci di spesa ben più pesanti e rilevanti. A molti cittadini potrebbe sembrare che stiamo cercando di svuotare il lago con un cucchiaino".

E ancora: "Oltre all’aperitivo natalizio per i dipendenti comunali, il Municipio di Lugano ha deciso di eliminare anche la tradizionale “panettonata” dedicata ai consiglieri comunali, un momento conviviale che rappresentava una piccola occasione di scambio e ringraziamento per il loro lavoro. Inoltre, è stato eliminato il contributo di 50 franchi destinato ai membri delle commissioni comunali per la cena del cambiamento della presidenza, un gesto simbolico ma che non mancherà di sollevare critiche. Questi tagli, sebbene poco incisivi per il bilancio generale, sembrano voler sottolineare un messaggio di austerità, nonostante la loro portata limitata". 

Ecco le domande sottoposte al Municipio: 

Quali sacrifici concreti ha previsto il Municipio per sé stesso? 

Oltre a chiedere rinunce ai dipendenti, ai consiglieri comunali e ai cittadini, i municipali hanno deciso di fare altrettanto?

Si rinuncerà ai doni che si riceve dai vari enti per spartirli con il personale (pensiamo a bottiglie di vino, dolci, ecc…)? O si preferisce l’approccio del “predicare bene e brindare meglio”?

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