Il 62enne lascia la carica dopo 9 anni. Il successore sarà scelto a giugno. "Il Consiglio Federale? Risponderò alla domanda quando si porrà"
BERNA - Fulmine a ciel sereno nella politica nazionale. Gerhard Pfister ha annunciato a sorpresa le dimissioni da presidente del Centro. Il 62enne Consigliere Nazionale, lascia dopo 9 anni e due elezioni federali.
Pfister è considerato un fine stratega e tra in politici più influenti a Berna. La sua è stata senza dubbio una presidenza di successo in termini elettorali, segnata in particolare dalla fusione tra PPD e PBD e al cambio di nome del partito.
Il presidente uscente ha spiegato le ragioni dell’addio in un’intervista pubblicata sul Tages Anzeiger.
“È il momento giusto - ha detto - per il partito e per me. Quando sono entrato in carica nel 2016, abbiamo elaborato una strategia fino al 2025. Abbiamo avuto successo e il partito si è stabilizzato. Il mio successore sarà eletto a giugno. Il nuovo presidente avrà quindi più di due anni fino alle prossime elezioni nazionali”.
“Quando ho assunto la guida del PPD - ha aggiunto - si trattava di un partito in declino che perdeva continuamente elezioni da 40 anni. Sotto la mia guida abbiamo gestito il turnaround. Nelle elezioni del 2023 siamo riusciti per la prima volta a ottenere nuovamente guadagni sostanziali. Un importante successo è stato anche il complesso processo di fusione tra PPD e BDP per formare il nuovo partito di centro. Abbiamo posizionato il centro come una forza indipendente”.
Pfister, nell’intervista al Tagi, non ha sottaciuto l’impegno richiesto dalla carica di presidente: “La posizione richiede una presenza 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Quasi ogni sera sei a un evento da qualche parte e devi essere costantemente disponibile - ma a differenza di un consigliere federale, non hai un grande apparato che pianifica tutto per te. La presidenza di un partito è ancora fortemente ancorata al principio della milizia, anche se le esigenze relative al ruolo sono diventate molto più professionali”.
Il suo nome è da tempo dei più gettonati per il Consiglio Federale, nonostante i 62 anni. Una porta che Pfister non chiude: “Alla domanda se mi candiderò per il Consiglio federale risponderò quando si porrà”. E chissà che questa uscita improvvisa non sia in qualche modo legata ai futuri avvicendamenti in Governo. Da uno stratega come lui, è una mossa che ci si potrebbe aspettare.