"Accolgo a braccia aperte questa nuova splendida sfida". Matteo Pelli commenta la nomina a direttore di Teleticino. Congratulazioni anche dal Mondo della politica. Con una punta di polemica: "Certo che la RSI a lasciarselo scappare...."
"Amo mettermi in gioco, non ho paura delle novità lavorative se affrontate con sorriso e professionalità", dice il neo direttore dell'emittente televisiva di Melide. Le felicitazioni di Fabio Regazzi, Piero Marchesi e Paolo Sanvido, che scrive: "Ricordo con "felice sarcasmo" una serata pre natalizia in cui con Foletti esprimemmo ai rappresentanti dei vertici radiotelevisivi nostrani tutto il nostro disappunto sul fatto che la RSI non fosse stata capace di trattenere questo talento. E la risposta fu..."
MELIDE - "Amo mettermi in gioco, non ho paura delle novità lavorative se affrontate con sorriso e professionalità". All'indomani dell'ufficializzazione della sua nomina come nuovo direttore di Teleticino - anticipata da Liberatv e confermata a stretto giro di posta dal Gruppo del Corriere del Ticino - Matteo Pelli esprime le prime parole sulla nuova sfida professionale che l'attende.
Il direttore di Radio 3i - ruolo che manterrà anche dopo l'assunzione della guida della televisione di Melide - affida ai suoi canali social pensieri ed emozioni di una giornata speciale.
"Adesso - scrive Pelli - ci andrebbe un pezzo di quelli veri, intensi, scritti di getto ma con il cuore. Però è stata una 24 h cominciata in maniera normale e finita a mille e ricominciata (a duemila) col telefono carico di messaggi e gioia parole speciali e affetto. Se dovessi cercare di scrivere bene la proposta di dirigere Teleticino (oltre a Radio3i) probabilmente risulterei "sole cuore amore" ma ci provo lo stesso. Diciamo che amo mettermi in gioco, non ho paura delle novità lavorative se affrontate con sorriso e professionalità".
"Non ho paura - aggiunge Pelli - anche perché c'è una cosa che mi rende meno timoroso e sono quegli "amici" che alla fine forse non ho nemmeno mai incontrato però ... ci sono, a partire da questa pagina. Quelli che a 18 anni quando facevo TV sbagliando una parola su tre hanno cominciato a "scusarmi" magari anche criticandomi e poi, poco a poco, a farmi entrare nella vita di tutti i giorni, come uno di famiglia. A questo metti le mie gioie Ele, Leo (+ Zac) e ... anche se le gambe tremano, protetto e coccolato così non posso che sorridere alla vita e accogliere a braccia aperte anche questa nuova splendida sfida".
E anche dal mondo politico sono giunte le congratulazioni a Pelli per la nomina a direttore di Teleticino. "Nomina meritatissima per Matteo Pelli - ha scritto su Facebook il Consigliere Nazionale Fabio Regazzi - che personalmente ritengo un fuoriclasse dell'intrattenimento: intelligente, brillante, simpatico! Grazie alle sue qualità e alle sue capacità è riuscito a far costantemente salire negli indici di ascolto e di gradimento di Radio 3i, radioemittente privata sempre più apprezzata. Sono comunque certo che farà benissimo anche in questa nuova sfida professionale per la quale gli faccio i miei migliori auguri. PS: quanto ci vorrebbe un Matteo Pelli alla RSI! Certo che se penso che se lo sono lasciati scappare qualche domanda è lecito porsela…".
Anche il presidente dell'UDC Piero Marchesi ha voluto esprimere le proprie congratulazioni
"all'amico Matteo Pelli". "Una persona che stimo molto per le sue capacità, in particolare nel campo della comunicazione e dell'intrattenimento. Una nuova sfida che sono certo gli permetterà di ottenere buoni risultati, come quelli ottenuti a Radio 3iii. Whinston Churchill diceva che "Il successo è passare da un fallimento all'altro senza perdere l'entusiasmo" Matteo ha molto entusiasmo e successo, gli mancano i fallimenti, ma va bene anche così Buon lavoro!".
Più pungente il post del deputato della Lega Paolo Sanvido: "Penso a Matteo Pelli e sono contento per questo nuovo riconoscimento professionale. Se lo merita. Ricordo con "felice sarcasmo" una serata pre natalizia nel 2012 in Piazza della Riforma quando, con Michele Foletti, in veste di membri CORSI (una istituzione foglia di fico), esprimemmo ai rappresentanti dei vertici radiotelevisivi nostrani tutto il nostro disappunto sul fatto che la RSI non fosse stata capace di trattenere questo talento. L'arrogante risposta fu: la RSI siamo noi….."."