Collaboratori SSR esentati dal canone, dopo il messaggio del PPD a Comano, Fabio Regazzi punta più in alto e si appella al Consiglio federale: "Intende intervenire sulla SSR per chiedere che i dipendenti paghino il canone come tutti i cittadini e le azien
Il consigliere nazionale Fabio Regazzi non molla l’osso. Nei giorni scorsi è intervenuto a sostegno della nostra opinione sul tema dell’esenzione dal canone per i dipendenti della SSR, o meglio del canone che la SSR paga per i propri dipendenti
Foto: TiPress/Pablo Gianinazzi
BERNA – Il consigliere nazionale Fabio Regazzi non molla l’osso. Nei giorni scorsi
sul tema dell’esenzione dal canone per i dipendenti della SSR, o meglio del canone che la SSR paga per i propri dipendenti.
, il PPD, Regazzi ha presentato due domande al Consiglio federale. Titolo:
“I dipendenti SSR esentati dal pagamento del canone: un privilegio che si giustifica ancora?”
“Ecco la motivazione dei due quesiti che ho posto – scrive Regazzi sulla sua bacheca Facebook:
“I dipendenti della SSR sono esentati dal pagamento del canone radio-TV. Un privilegio, soprattutto da quando con la revisione della Legge sulla radio televisione ha reso obbligatorio per tutti il pagamento del canone, anacronistico e ingiustificato”.
Al Consiglio federale chiede dunque:
1) Non ritiene che questo privilegio debba essere revocato da subito?
2) In caso di risposta affermativa, intende intervenire presso i vertici della SSR per chiedere che anche i dipendenti paghino il canone come tutti i cittadini e le aziende svizzere?
La risposta del Governo è attesa per lunedì prossimo.