Da otto mesi con la condizionale la Corte di appello e di revisione penale modifica la condanna in una multa di 11'500 franchi. "Si ammette che la colpa non è solo sua"
LUGANO – Asportò per errore due seni anziché uno a una paziente, probabilmente confondendola con un’altra. Il caso del medico Piercarlo Rey aveva tenuto banco a lungo e indignato la popolazione ticinese. Oggi, un po’ in sordina, è arrivata la sentenza della Corte di appello e di revisione penale (Carp): da otto mesi sospesi con la condizionale si passa a una pena pecuniaria sospesa di 11’550 franchi.
“Ridimensionando notevolmente la vicenda, la Corte di appello ha dapprima riconosciuto che il “dott. med. Piercarlo Rey è un professionista noto, stimato e capace” (pg. 56), per poi ridurre la condanna a una semplice pena pecuniaria sospesa condizionalmente (CHF 11'550)”, spiegano i suoi legali, gli avvocati Galfetti e Rossi.
“Vengono così riconosciuti i 30 anni di attività ineccepibile e ad altissimo livello del dott. med. Piercarlo Rey, uno dei pochi ginecologi con specializzazione in oncoplastica che può vantare il cantone”, aggiungono, concludendo che “pronunciando una pena così lieve, la Corte d’appello ha d’altra parte implicitamente ammesso che la responsabilità del tragico errore medico non può essere attribuita al solo chirurgo in un contesto che vede la presenza di numerosi medici e specialisti all’interno del blocco operatorio”.