Ecco perché invitiamo i lettori di Liberatv a sottoscrive un “abbonamento volontario”. Un abbonamento annuale da 50 franchi, o più, per chi volesse
di Marco Bazzi e Andrea Leoni
Ma per i lettori che valore ha il nostro lavoro? È la domanda che ci ha arrovellato la mente e il cuore negli ultimi mesi. Da 12 anni in migliaia seguono Liberatv con affetto e partecipazione, e questo lo percepiamo ogni giorno con gratitudine. Ma quanti sarebbero disposti a fare un passo in più?
Non è una domanda banale, credeteci. Un’avventura come Liberatv, significa innanzitutto scegliere di vivere in mare aperto. Cavalcare le onde con esaltazione e riparare sotto coperta nella burrasca, talvolta con sconforto. E poi le lunghe giornate senza un soffio di vento…
L’incertezza è il destino che ci siamo scelti. Enorme libertà in cambio di duro lavoro, sacrifici e di un domani sempre da scrivere. Lo abbiamo scelto e lo rifaremmo altre mille volte, perché questo viaggio corsaro ci fa sentire vivi.
Da qualche tempo, però, il mare si è fatto sempre più ostile, quasi nemico, impraticabile. La verità nuda e cruda è che la crisi del mercato pubblicitario non ci permette più di galleggiare come prima. E non abbiamo un’azionista a cui chiedere liquidità per far quadrare i conti. Tutto dipende sempre e solo da noi.
Il punto è proprio questo “noi”. Chi siamo noi? Marco e Andrea, oppure tutta la comunità che segue quotidianamente Liberatv?
Prima di chiedere, abbiamo fatto. Da un anno, ogni mattina, potete ascoltare su Liberatv il podcast “Liscio e Macchiato”, mentre da settembre, ogni domenica, Enigma. Il sabato proponiamo la rubrica "Tre domande a...", coinvolgendo esperti o personalità politiche su un tema di attualità. Da qualche giorno, inoltre, il sito è online con una nuova veste grafica. Abbiamo aumentato i contenuti originali che trovate in home page nella fascia “Liberatv+”. Si tratta di analisi, commenti, interviste, approfondimenti, che potete leggere solo su questo sito.
E qui torniamo alla domanda iniziale: che valore ha per i lettori tutto questo lavoro? Abbiamo deciso di chiedervelo tramite la possibilità di sottoscrive un “abbonamento volontario” (CLICCA QUI). Un abbonamento annuale da 50 franchi (o più, per chi volesse). Ma quali sono i benefici, si chiederà qualcuno. Quali sono i vantaggi rispetto a chi non si abbona? La risposta è semplice: nessuno. Quello che chiediamo, per chi se lo può permettere, è di dare un valore al nostro lavoro. Chi ritiene che l’utilizzo annuale che fa di Liberatv valga 50 franchi, li versi (e cogliamo l'occasione per ringraziare di cuore chi in questi giorni l'ha già fatto), altrimenti rinunci e potrà continuare a consumare contenuti gratuitamente.
Vogliamo essere chiari: non intendiamo questo “abbonamento volontario” come una donazione. Si tratta di un riconoscimento spontaneo del valore del nostro lavoro.
Questa è la scommessa che abbiamo deciso di fare. Una scommessa magari un po’ bizzarre e idealista, che però ci assomiglia molto. La vinciamo insieme?