SECONDO ME
Pedrazzini: “Se i partiti allungano le mani, gli organismi della CORSI lavorano senza condizionamenti"
Il presidente della CORSI firma l’ultimo atto nel botta e risposta con Savoia. “In tempi lontani ero giornalista professionista e vice presidente della Federazione dei giornalisti ticinesi. Oibò, non è l’unico a avere un passato nei media…”

di Luigi Pedrazzini*

Lunghissima replica di Sergio Savoia alla mia risposta. Forse lontani anche per lui i tempi della RSI, quando per spiegare ai radioascoltatori il perdurare della chiusura della strada fra Locarno e la Valle Vigezzo, a seguito di frane nella parte italiana e dei conseguenti infiniti lavori di ripristino, se ne uscì con la storica e geniale battuta: “strada delle Centovalli: muschi e licheni!”

Se mi avesse letto con più attenzione avrebbe risparmiato parecchio tempo, perché non avrebbe dovuto dimostrare ciò che avevo sostanzialmente già ammesso. Non ho infatti minimamente contestato che le assemblee della CORSI danno un’immagine lottizzata della Cooperativa. I partiti sono ben presenti e cercano di mettere le mani sul massimo numero di mandati possibili, rispettando comunque regole del gioco democratiche perché le porte della CORSI sono aperte a tutti coloro che ne fanno richiesta.

Ho invece detto, e qui lo confermo, che il lavoro svolto dagli organismi della CORSI (Consiglio Regionale, Comitato del Consiglio regionale e Consiglio del Pubblico) non è condizionato da logiche partitiche. Piaccia o non piaccia, ci sono ancora per fortuna persone in questo Paese che pur avendo un legame con un partito e pur avendo alle spalle un’esperienza politica - di cui, nel mio caso, vado fiero - sanno agire per il bene dell’istituzione nella quale operano, da persone libere. Così è nella CORSI e diversamente non deve essere, anche perché le competenze riconosciute alle società regionali dallo statuto SSR non consentono (per fortuna !) di esercitare una tutela partitica sulla RSI!

Ho pure scritto (e anche detto a più riprese in occasione di assemblee della CORSI, compresa l’ultima del maggio scorso) che, per legittimare al meglio l’esistenza della Cooperativa verso la comunità della Svizzera italiana e nei confronti dell’azienda RSI, nel futuro degli organismi CORSI ci dovrà essere più spazio per chi conosce, sotto diversi punti di vista, il mercato della comunicazione e le sfide che deve affrontare un’azienda di servizio pubblico come la RSI.

E con questo, confidando nel consenso della controparte, considero lo scambio degli allegati terminato!

*presidente della CORSI e in tempi lontani, dal 1978 al 1983, giornalista professionista e vice presidente della Federazione dei giornalisti ticinesi. Oibò, Savoia non è l’unico a avere un passato nei media…

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