SECONDO ME
Rupen Nacaroglu, la viabilità che paralizza: "Più frontalieri, Piano Viario e crisi economica hanno steso Lugano come un pugile suonato"
Dopo la sua impietosa analisi sul turismo, l'avvocato e candidato propone un altro intervento che farà discutere. Nel mirino: il Piano viario

di Rupen Nacaroglu *

Interpretazione a senso unico: il Piano Viario del Polo ha di fatto paralizzato la città di Lugano e il tempismo con cui è stato adottato si è rivelato micidiale. L’aumento dei frontalieri, la crisi economica e le scelte viarie introdotte dal PVP hanno definitivamente steso la Città, come fosse un pugile che a fatica si reggeva in piedi. Lugano è col fiato corto, annaspa, i commerci chiudono e gli esercizi pubblici stentano, anche loro, a respirare. Altri fattori critici? Lugano è troppo poco densamente popolata ed è a corto sia di terreni edificabili che di finanze disponibili. Di questo passo la socialità della nostra Città sarà annullata.

La parte ancora più preoccupante, però, è l’immobilismo delle Autorità di fronte a una realtà tanto evidente quanto preoccupante. Un Piano Viario partito zoppo nel 2012, desueto alla nascita perché basato interamente su uno studio di quasi trent’anni prima e inadeguato alle circostanze venutesi a creare. Dopo pochi mesi fa acqua da tutte le parti e si rendono necessari diversi correttivi in svariate zone della città. Altrettanti e immediati sono gli atti parlamentari che sollevano il problema - ad oggi una decina - presentati da Consiglieri comunali di ogni ala politica. Quasi 8000 le firme raccolte con una petizione. Le risposte municipali? Nessuna concreta, spesso evasive, quasi rassegnate e a volte stizzite. 

Non c’è più tempo da perdere per commissionare studi o nominare esperti. Bisogna intervenire subito per ridare vita a una città che di fatto si è fermata, economicamente e socialmente. Il fulcro di Lugano è il nucleo urbano, è lì che le persone s’incontrano, i commerci propongono i loro prodotti e la vita sociale della Città prende forma. Le soluzioni ci sono, anche se difficili: va rivista, tutelata e addirittura incoraggiata la mobilità delle persone e il loro passaggio all’interno del circuito urbano, in macchina, con i mezzi pubblici, ma anche a piedi. Va reso certamente più fluido l’accesso alla Città e alle sue zone centrali e, per finire, vanno aumentati e resi meno proibitivi i parcheggi. I commerci ne trarrebbero enormi benefici, gli esercizi pubblici tornerebbero vivaci e propositivi e la socialità rinascerebbe. 

Siamo a un bivio ed è durante la prossima legislatura che sarà necessario avere la forza e il coraggio per cogliere l’opportunità di prendere delle decisioni importanti, per far rivivere la città di Lugano e riconsegnarla ai suoi cittadini viva, forte e pronta ad affrontare le sfide del futuro.

* candidato PLR al Consiglio comunale di Lugano

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