SECONDO ME
Michele Morisoli: "Salario minimo ed effetti collaterali, tra demagogia e realismo"
Il vicepresidente del PLR: "Ho l'impressione (e la speranza) che dopo la corsa alle rivendicazioni mediatiche di salari minimi più elevati rispetto a quelli proposti dal Governo, il buon senso ed un sano realismo prevarranno e porteranno la maggioranza parlamentare a sostenere la proposta governativa, a mio parere ben equilibrata"
foto: TiPress/Gabriele Putzu
di Michele Morisoli *

Il 14 giugno 2015 la maggioranza dei ticinesi (votanti) decise di approvare un'iniziativa popolare dei Verdi e di modificare la Costituzione cantonale, inserendo il concetto di salario minimo differenziato. Alcune settimane fa il Consiglio di Stato ha licenziato il messaggio all'indirizzo del Gran Consiglio, in cui è proposta la Legge sul salario minimo comprendente i livelli di salario orario minimo da applicare nel nostro Cantone.

Attenzione però: laddove esistono già dei contratti collettivi di lavoro (CCL), non si applicheranno i salari minimi ora proposti dal Governo. Beh, tutto logico a prima vista: se le parti sociali (datori di lavoro e sindacati) si sono accordati su un determinato salario minimo, sembrerebbe saggio non andare a rendere vani gli sforzi fatti. Sennonché vi sono attualmente in vigore dei CCL che prevedono dei salari minimi più bassi, anche sensibilmente, rispetto a quanto oggi propone il Governo.

Aggiungo un elemento che rende ancora più curiosa la situazione: alcuni sindacati e politici molto attivi mediaticamente, preso conoscenza della proposta governativa, hanno subito criticato i salari minimi proposti dal Governo, giocando al rialzo pubblicamente con le richieste di livello minimo salariale. Non intendo entrare nella valutazione di quanta demagogia o opportunismo politico vi siano in tali rivendicazioni. Ognuno può valutare.

E' lecito quindi chiedersi cosa faranno, in caso di approvazione della proposta governativa da parte del Gran Consiglio, i rappresentanti dei lavoratori, i sindacati: manterranno in vigore i CCL che prevedono dei salari minimi inferiori, anche di parecchio? Oppure, per coerenza con il loro ruolo istituzionale di rappresentanti dei lavoratori, decideranno di disdire questi CCL in maniera che siano così applicati i minimi previsti dalla nuova legge cantonale?

Ho l'impressione (e la speranza) che dopo la corsa alle rivendicazioni mediatiche di salari minimi più elevati rispetto a quelli proposti dal Governo, il buon senso ed un sano realismo prevarranno e porteranno la maggioranza parlamentare a sostenere la proposta governativa, a mio parere ben equilibrata.

* vicepresidente PLR

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
In Vetrina

LETTURE

"Il Sorvegliante dei Colori del Lago", l'ultimo romanzo di Marco Bazzi

14 GENNAIO 2025
BANCASTATO

BancaStato, Fulvio Soldini nuovo responsabile del Private Banking di Chiasso

09 GENNAIO 2025
EVENTI & SPETTACOLI

Da Zonta Club Locarno oltre 12mila franchi per il Soccorso d’Inverno

18 DICEMBRE 2024
OLTRE L'ECONOMIA

Ecco come sta l'economia ticinese. E cosa pensano le aziende degli accordi con l'UE

18 DICEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

San Bernardino Swiss Alps, da domani apre la ski Arena Pian Cales

13 DICEMBRE 2024
LETTURE

Riccardo Tettamanti alla direzione di Terra Ticinese

12 DICEMBRE 2024
LiberaTV+

ANALISI

Il futuro della Lega

13 GENNAIO 2025
ANALISI

Un fantasma chiamato centrosinistra

13 GENNAIO 2025
ENIGMA

L'estrema destra avanza. Dobbiamo averne paura?

12 GENNAIO 2025