La Svizzera, il Paese a più alta densità di industrie farmaceutiche sul territorio rischia di perdere la sua autonomia decisionale in caso di gravi problemi sanitari! E con essa oltre 150 Paesi del mondo
di Alberto Siccardi *
Con il Pandemic Treaty l’organizzazione sovranazionale, non eletta dai cittadini e legata a interessi economici colossali, vorrebbe imporre agli Stati, cioè a tutti noi, regole vincolanti. Come è avvenuto con la COVID. Dobbiamo fermarla! Allora è vero, ci provano davvero.
Da qualche anno arrivavano notizie sul Pandemic Treaty, il trattato/proposta dell’Organizzazione mondiale della sanità che, se sottoscritto dai Paesi membri, li obbligherebbe in caso di pandemia a seguire le indicazioni e le prescrizioni emanate dall’OMS stessa. In questi giorni (prima metà di maggio) i Paesi membri dovranno decidere se procedere o no in questa direzione e pare che la Svizzera abbia annunciato che aderirà.
Il Paese a più alta densità di industrie farmaceutiche sul territorio perderà così la sua autonomia decisionale in caso di gravi problemi sanitari! E con lui oltre 150 Paesi del mondo. Molti di noi avevano sperato che, dopo la pessima esperienza della COVID, nessuno avrebbe più provato a percorrere questa strada, quella delle regole imposte dall’alto, che ha lasciato insoddisfatti, oltre che spaventati, la maggior parte dei cittadini svizzeri e non solo.
Ma andiamo con ordine. Nel novembre del 2019 comincia a diffondersi una polmonite molto seria, detta dai medici «interstiziale», responsabile un virus respiratorio «scappato» da un laboratorio biologico di Wuhan, in Cina (uscito per sbaglio o diffuso volontariamente). E qui comincia una lunga storia vissuta molto male da tutti noi. Il commercio dei vaccini, pronti già dopo qualche mese (?) e immessi sul mercato senza la «fase tre», quella della sperimentazione, la responsabilità sanitaria dei quali era quindi trasferita sulle spalle di chi li comprava e li somministrava, cioè dei Governi e dei medici; vaccini pagati ad un prezzo negoziato segretamente per l’Europa fra produttori e la sig.ra Von der Leyen, moglie di un alto dirigente di una casa farmaceutica fornitrice. Il che è molto sorprendente, anche perché a tutt’oggi non sono ancora state rese pubbliche le fasi della trattativa né le conclusioni, nonostante le insistenze delle autorità europee.
Vaccini somministrati ai cittadini con criteri improvvisati e comunque senza nessuna possibilità per loro di rifiutare. Chi ha rifiutato la vaccinazione ha vissuto senza il green pass una vita limitatissima nei movimenti; i negozi chiusi per lunghi periodi, con criteri ingiusti e irrazionali (ma i supermercati aperti), le aziende con il personale obbligato a rimanere a casa quando possibile. Altrimenti no, sufficiente un regolamento interno (?).
E intanto la gente moriva negli ospedali e chi si curava a casa sovente si salvava. Le statistiche dei morti per COVID si gonfiavano anche perché i rimborsi della sanità erano superiori e si faceva facilmente confusione fra morti a causa della COVID e morti per altri motivi ma affetti da COVID. Una comunicazione contraddittoria da parte dei media, con medici che si dividevano in due gruppi, la linea ortodossa ubbidiente alle direttive ufficiali e, ovviamente, i dissidenti (in certi Paesi cancellati dagli albi professionali).
La crisi economica mondiale dovuta alla COVID non si è fatta aspettare e ancora oggi ne sentiamo le conseguenze. Tutte cose che sappiamo, ma che è bene non dimenticare pensando che, qualora il Pandemic Treaty passasse, saremmo in balìa di una organizzazione sovranazionale, non eletta da cittadini di alcuno Stato, e dovremmo affrontare le stesse situazioni di anarchia sanitaria (e probabilmente ben peggiori).
Ma prendiamoci un minuto per riflettere su queste organizzazioni sovranazionali, che si prendono di giorno in giorno sempre più potere e incidono pesantemente nella nostra vita. L’OMS è una organizzazione dell’ONU, l’Organizzazione delle Nazioni Unite fondata subito dopo la Seconda guerra mondiale allo scopo di evitare nuove guerre ed emanare suggerimenti agli Stati sovrani di tutto il mondo. L’OMS è finanziata, oltre che da più di 150 Paesi (fra cui la Cina), anche da organizzazioni private. Fra queste ultime primeggia quella di Bill Gates e Melinda, sua moglie, le cui fondazioni si occupano molto di virus e epidemie nel mondo.
Attraverso l’OMS, l’ONU dovrebbe dare gli orientamenti agli stessi Stati anche in materia sanitaria. Orientamenti e non obblighi. Questo è il punto! Ma adesso ci prova, proponendo il Pandemic Treaty. Se accettato, gli orientamenti diventerebbero obblighi. Ne saremmo schiavi, peggio di quanto abbiamo subito al tempo della COVID. Viste le guerre in corso, il silenzio e la totale assenza di interventi da parte dell’ONU, se si toglie qualche flebile esortazione a cercare la pace, possiamo lecitamente concludere che si tratti di una miriade di persone che sprecano miliardi di dollari ogni anno.
Ma non è così, purtroppo. Sono loro che hanno «creato» la problematica del clima, imponendola agli Stati e all’opinione pubblica, fornendo i dati e le conclusioni catastrofiche sulle conseguenze dell’innalzamento della temperatura sul pianeta. Conclusioni che sono state immediatamente contestate dal fior fiore degli scienziati addetti ai lavori, ma che hanno provocato una serie ininterrotta di leggi e misure economiche pesantissime, che stanno cambiando il nostro modo di vivere e di lavorare.
Bisogna a questo punto notare che sia la problematica sanitaria mondiale, coi vaccini e le spese sanitarie che comporta, che quella riguardante il clima, portano a movimentare migliaia di miliardi di dollari, che confluiscono nelle mani di pochi e gravano sulla vita di tutti noi. L’Occidente è sotto scacco: dobbiamo difendere la nostra identità e i nostri diritti!
* imprenditore