Con Bruno Cereghetti parliamo anche delle liste di Avanti nei Comuni, della sua candidatura a Locarno e della tredicesima AVS
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La candidatura di Marco Chiesa al Municipio di Lugano potrebbe creare imbarazzo nella destra nel caso in cui il senatore facesse più voti del sindaco Michele Foletti. Lo ammette lo stesso Foletti intervistato dalla Regione. Chiesa ha ribadito che non lascerà gli Stati ma per questioni pratiche, il doppio ruolo – sindaco e senatore – risulterebbe impossibile.
Un tema di cui parliamo questa mattina a Liscio e Macchiato con Bruno Cereghetti, che sarà candidato a Locarno nella lista di Avanti e Ticino e Lavoro. Con l’obiettivo, dice, di entrare in Municipio.
Con lui, già responsabile dell’Ufficio cantonale assicurazione malattia, affrontiamo anche la questione del taglio ai sussidi di cassa malati che, nell’ambito del preventivo 2024, divide le forze politiche.
Sempre sul piano delle assicurazioni sociali parliamo della tredicesima AVS, in votazione il 3 marzo, prendendo spunto dall’opinione di Fulvio Pelli pubblicata dal Corriere del Ticino.
Fa discutere la foto dell’abbraccio tra il consigliere federale Ignazio Cassis e il presidente ucraino Zelensky, tra gli ospiti del Forum di Davos. Il Tages Anzeiher, riprendendo anche l’annuncio di Viola Amherd di un vertice di pace senza la Russia, si chiede: ma la Svizzera è ancora neutrale?
E sempre a Davos ha suscitato clamore l’intervento del presidente argentino Javier Milei: “Ambientalismo e femminismo sono nocive invenzioni dei socialisti. L’Occidente è in pericolo”.
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