Il romanzo breve «Lettere dal carcere» è stato scritto in un periodo di tempo travagliato. Costituisce quindi un’allegoria dai toni esistenziali: una prigionia da monaco amanuense, una sorta di giallo scritto in forma epistolare.
È nell’uscire da se stessi, dalla propria cella privata, nel tentativo di confrontarsi con l’altro che consiste il senso della comunicazione o, meglio, della vita in società, scrive l’autore. Al contrario, nel racconto “I tormenti del vecchio Candido” il protagonista fugge dalla città, vittima d’alienazione e d’inazione politica, per rifugiarsi “al calar del sole” nella sua valle ai piedi delle Prealpi Luganesi.
Nel garbuglio di vicissitudini amorose mette così a nudo intemperanze e astratti furori, mentre fra incubi e notti insonni ritrova sé stesso e forse la tanto corteggiata pace interiore.
Il libro è disponibile per l’acquisto nelle librerie del Cantone e su www.fontanaedizioni.ch
Gabriele Alberto Quadri, “Lettere dal carcere” - Fontana Edizioni - 20 Fr.-