In Ticino da quasi un secolo. Da impresa con poche decine di persone ad azienda leader a livello internazionale nella produzione di sostanze chimiche e nello sviluppo d’impianti per l’industria chimica
LUGANO - La storia di Casale Group è frutto di grandi visioni imprenditoriali e d’innovazione continua, come testimonia anche il numero di brevetti depositati. Sin dalla sua fondazione a Lugano nel 1921, ad opera di Luigi Casale, chimico italiano di fama mondiale per aver ideato un processo di sintesi dell’ammoniaca. Invenzione decisiva per la produzione dei nuovi fertilizzanti azotati che hanno segnato una svolta nello sviluppo nell’agricoltura. In questo testo parliamo dell’importanza delle nuove tecnologie digitali per l’innovazione.
Anche nell’ultimo studio di Bak Economics, Casale si evidenzia come un’impresa capace di competere per innovazione e brevetti con i giganti mondiali dell’industria. In che misura le tecnologie digitali accelerano o agevolano l’innovazione?
“Penso che le nuove tecnologie digitali abbiano un grande potenziale per creare applicazioni innovative in vari campi, come anche nel nostro. Un esempio di tecnologia digitale che agevola direttamente il nostro lavoro è l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale nel processo di ricerca. L’analisi di grandi masse di dati prodotti durante la ricerca può essere velocizzata con tecniche che si basano sull’Intelligenza Artificiale, accelerando e agevolando lo sviluppo di prodotti innovativi”.
L’innovazione dipende più dalle dimensioni dell’impresa o dalla cultura aziendale?
“L’innovazione dipende fondamentalmente dalla cultura aziendale. Quando Casale aveva una dimensione di poche decine di persone è riuscita a sviluppare innovazioni che le hanno permesso di primeggiare rispetto a concorrenti molto più grandi. È evidente, comunque, che una maggior dimensione dell’azienda crea maggiori capacità finanziarie che possono essere dedicate all’innovazione”.
Quali vantaggi offre il Ticino per un’azienda leader a livello mondiale come Casale Group?
“Il Ticino per noi è un ottimo baricentro tra il nord della Svizzera e più in generale il nord dell’Europa, con la sua grande tradizione e cultura scientifica, e l’Italia con la sua cultura e produzione industriale specialistica del nostro settore, combinata col buon livello tecnico degli istituti universitari. Riusciamo facilmente ad accedere alle competenze e capacità di ricerca dei due Politecnici federali, degli istituti di ricerca svizzeri e del nord dell’Europa, e altrettanto facilmente ai fornitori e partner specializzati nel nostro campo che sono presenti e attivi in Italia”.
Nel vostro settore quanto conta il made in Switzerland?
“Il made in Switzerland rimane un sinonimo di qualità e di eccellenza tecnologica, il nostro valore però dobbiamo dimostrarlo con i fatti”.
Avete difficoltà nel reperire la manodopera qualificata e gli specialisti di cui avete bisogno?
“Sì, abbiamo qualche difficoltà, ma generalmente riusciamo a risolverla”.