Prezzo: 10 CHF

Martedì 06 | 20.00

Le Parole dell'odio

Conferenze

Locarnese

Le lingue umane sono dotate di una grande varietà di strumenti per ferire e umiliare gli altri: insulti, parolacce, epiteti denigratori, maledizioni, calunnie. Eppure solo negli ultimi decenni questa potenzialità delle parole è stata indagata oltre che negli ambiti del diritto o della sociologia, anche in quelli della filosofia del linguaggio. Le etichette di hate speech o linguaggio d’odio raccolgono tutte quelle forme espressive volte a causare danno a gruppi sociali, e a singoli solo in quanto appartenenti a un gruppo sociale – gli usi discorsivi ostili e offensivi indirizzati non verso individui in virtù di qualcosa che hanno fatto, quanto piuttosto in virtù di qualcosa che sono – in virtù cioè di certi tratti sociali, reali o percepiti (razza, etnia, nazionalità, religione, genere, orientamento sessuale, disabilità). Si tratta dunque della faccia sociale del linguaggio d’odio, dell’espressione dell’odio di gruppi sociali nei confronti di altri gruppi sociali, del modo per costruire o rafforzare gerarchie e asimmetrie – del modo per odiare “in branco”. Cercherò di mostrare come, dietro alle molteplici definizioni e analisi di hate speech, possano essere identificati due sensi distinti, che rimandano a due potenti metafore: da un lato parole come pietre, come armi di aggressione verbale, dall’altro parole come lenti, come punti di vista ideologici su individui o categorie sociali, come forme di propaganda di prospettive discriminatorie sui bersagli dell’odio.

Info Evento

Per tutti

Martedì 6 Febbraio 2024
dalle 20.00

Indirizzo

Associazione Orizzonti filosofici

Centro Leoni

6595, Riazzino

Socials

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