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Martedì 25 | 18.00

I mistici e la Bibbia

Conferenze

Luganese

Il Libro di Giobbe e il Cantico dei Cantici hanno contributo in termini radicali
alla fondazione e alla reinvenzione del linguaggio espressivo, figurale e sapienziale
della tradizione romanza. Ne hanno rappresentato l’ipotesto generativo, palese o
criptato, da cui prese origine una grammatica simbolica, figurativa e tropologica,
altamente codificante, ma anche polifunzionale nel travaso e nel gioco di scambi
che sin dal Medioevo venne attuandosi fra i linguaggi del sacro e i generi e i testi
della letteratura italiana, nel riuso dei significanti e delle immagini del Giobbe e del
Cantico. Il capillare scandaglio condotto dalla critica dell’ultimo ventennio ha ampiamente documentato l’incidenza e il rilievo assunti da questi testi come indubbi
codici di riferimento per l’inventio dei registri lirico-elegiaco ed etico-sapienziale
della tradizione poetico-didascalica e ascetico-spirituale delle Origini e dell’Occidente cristiano. Altrettanto dirimente si rivela l’apporto che il Cantico e il Giobbe
offrirono alla costruzione del linguaggio della mistica cristiana medievale e moderna, soprattutto nella desunzione dai libri scritturistici del repertorio analogico
di immagini, signa e concetti, reinterpretati in chiave mistica e dall’emergente coro
di voci femminili. Partendo dalla lezione di Giovanni Pozzi nel commento al
Libro dell’esperienza di Angela da Foligno, nella relazione ci si prefigge di discutere
i presupposti succitati con una selezione di testi esemplare delle dinamiche e dei
processi che segnarono gli sviluppi e il perfezionamento del linguaggio mistico
dell’autocoscienza cristiana lungo la parabola che da Angela approderà alla “notte
oscura” del Cantico di san Giovanni della Croce e di santa Teresa d’Avila.

Info Evento

Per tutti

Martedì 25 Marzo 2025
dalle 18.00

Indirizzo

Biblioteca Salita dei Frati

Salita dei Frati 4A

6900, Lugano

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