CANTONALI 2023
Giuseppe Cotti: "Ambientalismo sì, ma ragionevole. No al catastrofismo apocalittico"
"Il problema è che oggi su questi temi sta diventando via via più difficile avere una discussione politica sana, priva di ideologia"
TiPress/Alessandro Crinari

di Giuseppe Cotti *

La nostra generazione lo ha capito: per costruire un futuro prospero, ci serve una sensibilità ambientale diversa quella del secolo scorso. Siamo tutti d’accordo sull’obiettivo di consegnare ai nostri figli un ambiente sano, riparando nel limite del possibile i danni provocati da decenni di sfruttamento poco attento delle risorse.
Il problema è che oggi su questi temi sta diventando via via più difficile avere una discussione politica sana, priva di ideologia. Se parliamo di biodiversità o di energia, ci scontriamo contro un muro di posizioni radicali, refrattarie a qualsiasi compromesso.
Soprattutto a sinistra, oggi domina la scena un approccio moralizzante, che bolla alcuni comportamenti come «cattivi» e affronta la crisi climatica limitandosi a cercare i colpevoli. Chi condanna gli altri, però, non punta a salvare il Pianeta, ma solo a sentirsi superiore a loro. Il problema è che ragionando così finiamo per dividere il mondo fra i buoni e i cattivi (che solitamente sono sempre gli altri). I desideri e i bisogni delle persone non contano nulla in questa visione del mondo: sono subordinati alla «causa ambientale» e spesso mescolati con altri obiettivi politici che non c’entrano nulla con l’ambiente.
La verità è che l’ambientalismo radicale vuole imporre la strada della cosiddetta «decrescita». Un’ideologia, che con la scusa di salvaguardare l’ambiente vuole riavvolgere il nastro della storia, per riportare l’umanità a una fantomatica «età della purezza». Questo movimento ha identificato nell’essere umano, e nel nostro bisogno naturale di progredire, il più temibile nemico. Come tutti i pensieri totalitari, lo combatte con misure che abbracciano ogni aspetto della nostra vita. Divieti, restrizioni e tasse sono le parole d’ordine, giustificate da un catastrofismo apocalittico. La strada che ci propone è quella verso una società paternalistica, su base ecologica e morale. Per chi non si allinea, c’è sempre pronta la «gogna pubblica 2.0» delle piattaforme sociali.
Come moderati, il nostro compito è di esigere una discussione aperta e priva di pregiudizi: anche sui temi ambientali, vogliamo dare il primato al dialogo e al giudizio responsabile e critico. Quello che vogliamo è un ambientalismo fiducioso, che investa sull’innovazione. Se la Svizzera ha raggiunto i suoi elevatissimi standard di vita, è proprio perché ha puntato sulle tecnologie, sulla ricerca scientifica, sull’innovazione – proprio su quel progresso che l’ecologismo irragionevole vorrebbe cancellare o limitare.
La mobilità sostenibile e i trasporti avranno un ruolo fondamentale: ponti, strade, autostrade, aeroporti, ferrovie, metropolitane, dighe, sono e rimarranno opere indispensabili. La vera sfida consisterà nel realizzarle nel rispetto delle persone e del paesaggio che abitano. L’altro ambito decisivo sarà quello dell’energia, per la ricerca di risorse e fonti di
approvvigionamento veramente sostenibili: il settore idroelettrico e il solare, ovviamente, ma esplorando anche la potenzialità dell’idrogeno e della geotermia. Anche il dibattito sul nucleare dovrà essere affrontato, senza preconcetti – del resto, farà parte del nostro mix energetico ancora per molto tempo.
Il nostro debito verso le prossime generazioni ci impone di essere responsabili, aperti e orientati all’innovazione tecnologica. Dovremo, in poche parole, puntare su tutte le qualità che da sempre hanno assicurato la sopravvivenza e la prosperità delle donne e degli uomini di questo pianeta.

* candidato al Gran Consiglio Il Centro (PPD)

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Potrebbe interessarti anche

CANTONALI 2023

Giuseppe Cotti: “La politica sportiva che manca al Ticino”

CANTONALI 2023

Giuseppe Cotti: "La politica finanziaria è un test di serietà"

CANTONALI 2023

Giuseppe Cotti: "La difesa dell’autonomia dei Comuni è l’unica via perché il modello svizzero continui a prosperare"

CANTONALI 2023

Giuseppe Cotti: “La famiglia è la risposta, per ogni generazione”

CANTONALI 2023

Giuseppe Cotti: “Riforma della scuola in Ticino, si è persa di vista la realtà”

FEDERALI 2023

Emergenza droghe, la preoccupazione di Giuseppe Cotti: “Boom delle prescrizioni di oppiodi, +91% in 10 anni. Un ritorno al passato?”

In Vetrina

LETTURE

"Il Sorvegliante dei Colori del Lago", l'ultimo romanzo di Marco Bazzi

14 GENNAIO 2025
BANCASTATO

BancaStato, Fulvio Soldini nuovo responsabile del Private Banking di Chiasso

09 GENNAIO 2025
EVENTI & SPETTACOLI

Da Zonta Club Locarno oltre 12mila franchi per il Soccorso d’Inverno

18 DICEMBRE 2024
OLTRE L'ECONOMIA

Ecco come sta l'economia ticinese. E cosa pensano le aziende degli accordi con l'UE

18 DICEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

San Bernardino Swiss Alps, da domani apre la ski Arena Pian Cales

13 DICEMBRE 2024
LETTURE

Riccardo Tettamanti alla direzione di Terra Ticinese

12 DICEMBRE 2024
LiberaTV+

ANALISI

Il futuro della Lega

13 GENNAIO 2025
ANALISI

Un fantasma chiamato centrosinistra

13 GENNAIO 2025
ENIGMA

L'estrema destra avanza. Dobbiamo averne paura?

12 GENNAIO 2025