Il quotidiano spara in prima pagina sul sito online un articolo che ipotizza una misura per isolare la Svizzera meridionale dal resto del Paese
ZURIGO - Quella che fino a ieri sembrava solo una boutade - “Vedrai che alla fine isoleranno il Ticino chiudendo il Gottardo…” - oggi sembra invece farsi strada più seriamente. Almeno come ipotesi, come suggestione.
La Neuer Zürcher Zeitung, infatti, “spara” in apertura di pagina della sua edizione online un articolo dal titolo: “Cosa succederebbe se anche la Svizzera meridionale diventasse una zona protetta?”. Zona protetta, come sappiamo, è l’espediente lessicale con la quale il Governo italiano ha riformulando il concetto di zona rossa, applicato prima alla Lombardia e poi all’intera nazione.
Geograficamente, scrive la NZZ, il Ticino, le valli meridionali dei Grigioni e la gola di Gondo nel Vallese appartengono alla regione, che è diventata area protetta dal fine settimana e che è sottoposta a quarantena. In questa situazione, si legge sempre nell’articolo, pensare agli scenari futuri è un compito fondamentale per le forze di sicurezza. Le autorità svizzere devono pensare anche a quelli peggiori, in modo da poter eventualmente reagire rapidamente nel momento cruciale.
Tra questi scenari, almeno concettualmente, secondo la NZZ c’è anche quello che la Svizzera meridionale diventi zona protetta. Una eventuale estensione all’intero Paese andrebbe considerata in una seconda fare.
Naturalmente il quotidiano non nasconde le conseguenze che una scelta del genere comporterebbe, sia da un punto di vista etico che dell’attuazione pratica. Ma, sottolinea, la legge sull’epidemia consentirebbe questo genere di misura.