CORONAVIRUS
La SSR in regime di lavoro ridotto: 600 dipendenti interessati dalla misura
La SSR ha deciso di ridurre le ore lavorative per alcuni settori dell'azienda. Ma i collaboratori continueranno a percepire il cento per cento dello stpendio
TIPRESS

BERNA –  L'annullamento delle grandi manifestazioni sportive e culturali e il netto calo degli introiti pubblicitari stanno determinando gravi conseguenze finanziarie anche per la SSR. Dopo un attento esame, il Comitato direttivo della SSR ha pertanto deciso di introdurre il lavoro ridotto per alcuni settori dell'azienda.

La diffusione globale del Coronavirus ha un profondo impatto sulla vita pubblica e sull'economia. I grandi eventi sportivi e culturali sono stati quasi tutti cancellati, cosicché molte delle produzioni programmate dalla SSR hanno dovuto essere annullate. Inoltre, come altre aziende del settore dei media, la SSR si sta attualmente confrontando con un forte calo degli introiti pubblicitari. Sebbene il calo dell'utile non sia ancora quantificabile con precisione, la SSR prevede perdite nell'ordine delle decine di milioni di franchi.

Dopo un attento esame, il Comitato direttivo ha pertanto deciso di chiedere alle autorità competenti l'introduzione del lavoro ridotto per una parte del suo personale. I settori interessati sono i dipartimenti Operazioni di SRF, RTS e RSI, le unità Access Services e Service Technologies di Swiss TXT. Nonostante alcuni incarichi trasversali, sono circa 600 le collaboratrici e i collaboratori SSR di queste aree interessati dalla perdita di ore lavorative.

Il preannuncio dell'introduzione del lavoro ridotto viene effettuato con il consenso delle collaboratrici e dei collaboratori interessati e in collaborazione con il partner sociale, il Sindacato Svizzero dei Massmedia (SSM). I dipendenti interessati continueranno ad essere retribuiti al 100% del loro normale stipendio. Con questa misura la SSR vuole contribuire ad assicurare il mantenimento degli attuali posti di lavoro.

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