CORONAVIRUS
Coronavirus in Ticino, Gobbi: "La pazienza salva vite umane". De Rosa: "Seconda fase più difficile della precedente"
De Rosa: "Ci aspettano mesi difficili". Gobbi: "La situazione migliore, ma non cambia". Bertoli: "Sarà il Cantone a valutare la situazione sulla riapertura scolastica"
© Ti-Press / Alessandro Crinari
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16 APRILE 2020
CORONAVIRUS

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BELLINZONA – Le autorità cantonale si sono riunite oggi nell'Aula del Gran Consiglio a Bellinzona per aggiornare la popolazione circa l'evoluzione in Ticino del coronavirus e per fare il punto della situazione in vista dell'allentamento annunciato oggi dalla Confederazione (vedi articoli suggeriti).

All'incontro informativo hanno preso parte il Governo in corpore e il Medico Cantonale Giorgio Merlani in collegamento Skype. 

La cronaca della conferenza:

Un'altra settimana di finestra di crisi

Vitta: "Il Governo ha deciso all'unanimità le misure che saranno in vigore da settimana prossima. I dati di questi giorni sono positivi e dimostrano che gli sforzi fatti so o efficaci e validi. Ma dobbiamo continuare a mantenere il rigore nel rispetto delle misure igieniche per evitare di vanificare gli sforzi fatti finora. Ecco le misure: l'amministrazione cantonale opererà a regime ridotto fino al 26 aprile. Sarà preferito il telelavoro. L'accesso agli sportelli è regolato su appuntamento e nel rispetto delle norme igieniche. Il Ticino ha richiesto e ottenuto per la prossima settimana una finestra di crisi. Siamo gli unici in Svizzera  poter beneficiare di questo statuto speciale. 

La nuova normalità e l'omaggio a Sepulveda

Vitta: "In poco tempo abbiamo dovuto rallentare il ritmo delle nostre vite. Il ritmo delle nostre vite si è fatto più lento. Ci stiamo abituando a una nuova normalità e non sarà la stessa di prima. Sarà un vivere con un ritmo molto più lento. Anche quando la fase più acuta sarà passata, il virus sarà ancora con noi fin tanto che non sarà possibile debellarlo con un vaccino. E ci vorrà del tempo. Siamo responsabili verso il nostro bene più prezioso: la salute che va protetta e tutelata. Questa situazione, però, ci ha uniti e resi più forti. Ci ha resi più rispettosi uno dell'altro. Luis Sepulveda che ci ha lasciati oggi scriveva: "Il sole arriva sempre, come una ricompensa, dopo la pioggia". Parole che dobbiamo fare nostre per riuscire ad accogliere uno spiraglio di luce, positività e di speranza. Elementi che ci permetteranno di guardare al futuro con fiducia".

"La pazienza salva vite umane"

Gobbi: "Il lento avvicinamento alla normalità è ancora lungo da raggiungere. È questo il messaggio principale che deve passare: la prudenza deve essere sempre presente ed evitare spostamenti non necessari. Dobbiamo, anche in questa fase, continuare con l'aspetto disciplina individuale che permette alla colletività di beneficiarne. La pazienza salva vite umane. Non buttiamo all'ortiche quanto fatto in questi giorni. Quello che è stato fatto in questo periodo è frutto di comportamenti corretti da parte della popolazione. Gli sforzi di oggi, invece, li vedremo tra una decina di giorni. Ma non dimentichiamoci mai che il sistema sanitario è sempre sotto pressione. L'allentamento non significa che verranno abbattute le barriere. I controlli alle frontiere rimangono. Dobbiamo capire che tutto non si estingue al 27 aprile o l'11 maggio. Deve passare il messaggio che la situazione migliora, ma la situazione non cambia. Non abbassiamo la guardia, anzi...".

"La seconda fase sarà più difficile"

De Rosa: "In questa prima fase della pandemia, tutti avete dato prova di spirito d'adattamento. Una responsabilità che sta salvando e salva vita umane. La nuova fase sarà molto difficile, magari più difficile della precedente. Ora dobbiamo attenderci un'oscillazione nel numero dei contagi, facendo in modo che i picchi siano lievi. Lo abbiamo detto fin dall'inizio: il nostro obiettivo era e rimane la protezione della salute della popolazione. Il tasso di letalità della malattia rimane elevato. Anche giovani adulti possono avere decorsi gravi. Per questo rimane fondamentale poter garantire a tutti di essere curati nella migliore maniera possibile. L'ospedale La Carità di Locarno resterà l'unico dedicato esclusivamente ai malati Covid-19, le altre strutture del dispositivo cantonale alla fase acute continuano a mantenere letti sia covid-19 che non covid, garantendo la presa  a carico di tutte le patologie. L'allentamento delle misure porterà a un aumento del numero di casi positivi. Per questo dico di lasciare che avvenga nel modo più sopportabile possibile".

La politica dei piccoli passi e gli anticorpi sociali

De Rosa: Sarà importante adottare la politica dei piccoli passi per riuscire a ridurre il rischio per le persone più vulnerabili. Ci vorrà del tempo per valutare l'effetto degli allentamenti. Sarà determinante contare su un certo margine di manovra come Cantone. Lo stato di necessità ha mostrato il volto più bello del nostro Cantone. Ma ora ci aspettano mesi difficili. È questa la grande sfida con cui saremo tutti confrontati. Manteniamo saldo il senso di responsabilità individuale e sociale. Questi sono gli anticorpi sociali che permetteranno di sconfiggere questo virus subdolo, viscido e letale".

Lo stato di salute di Merlani

Merlani: "Ringrazio tutti quelli che mi hanno dimostrato vicinanza. Io sto bene e sono in collegamento Skype per una questione di prudenza. Sono cinque giorni che non ho più febbre. La probabilità di essere contagioso è minima e fare una conferenza con la mascherina non mi sembrava il massimo".

"La quantità di virus presente è piccola"

Merlani: "Negli ultimi giorni, il numero di nuovi casi è minimo ed è da molto tempo che il numero di casi positivi è sotto le 100 unità. La quantità di virus presente è piccola. Le misure nuove porteranno a un' accelerazione nella trasmissione. Quello che abbiamo imparato in questi mesi non dobbiamo scordarlo. Il tempo di permanenza in terapia intensiva è lungo. Chi necessità di ventilazione ha bisogno molto tempo per riprendersi. Ci vorrà del tempo. Abbiamo 7/10 giorni prima di vedere un eventuale aumento dei casi. Le persone vulnerabili devono restare ancora protette dalla comunità. Basta poco per fare un disastro. Il mio non deve essere un segnalo di banalizzazione della malattia. Sarà fondamentale seguire progressivamente e accompagnare il processo. Sono convinto che ci riusciremo".

Da settimana prossima valuteremo come comportarci

Vitta: "La finestra di crisi è uno statuto particolare e non è scontato che ci venga concesso. Settimana prossima vedremo come comportarci in questo senso. Durante la settimana comunicheremo quello che sarà il regime dal 27 aprile in poi".

Riapertura delle scuole

Bertoli: "Riapertura delle scuole? Toccherà al Cantone fare delle valutazioni su quale sarà la situazione in Ticino. Ricordo che le scuole sono cantonali. Di base, lo sappiamo, nella misura in cui le sicurezze sono date e le dimensioni di sicurezza dentro le scuole tornare a scuola in presenza vuol dire tornare all'ordinaria scuola, la scuola a distanza è diversa e genera problemi per chi ha un contesto famigliare per chi non permette un accompagnamento, dovremo cominciare un percorso di approfondimento per l'11 maggio".

"Il test va fatto quando è necessario"

Merlani: "Il test del tampone va fatto quando è necessario. Quando la situazione può comportare delle complicazioni. Non dovrebbe essere una difficoltà particolare effettuarli nel fine settimana. È un dato di fatto che la gente non si rivolge spesso ai medici nei festivi o nei weekend".

L'obiettivo è ripristinare le indicazioni sugli over 65

Gobbi: "Nelle prime ore del mattino i negozi sono più sanificati. L'obiettivo è ripristinare le indicazioni sugli over 65. Ci vorrà un attimo di tempo. Agiamo con prudenza e presto arriveremo anche a quello.

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