Consueto aggiornamento da Berna. Koch chiede di mantenere alta la guardia in vista dell'allentamento delle misure. In media ci sono 1'800 disoccupati in più al giorno
BERNA – I contagi sono in diminuzione ma per quanto concerne il numero di morti, bisognerà aspettare ancora un po’ prima che scenda, come ha spiegato Daniel Koch nella consueta conferenza stampa di Berna.
L’incidenza del contagio è di 334 ogni 100.000 abitanti, con picchi di 990 nel canton Ginevra, 875,9 in Ticino, 655,6 nel canton Vaud, 556,6 a Basilea Città e 512,9 in Vallese. Si è insistito ancora una volta sulla necessità di mantenere le misure di distanza sociale e di igiene, soprattutto in vista degli allenamenti delle misure di chiusura.
Koch ha anche rassicurato gli insegnanti, che a suo avviso rischiano ben poco dal contatto con gli allievi qualora si riapriranno le scuole. E i nonni potranno incontrare i nipotini? "Non ci sarebbero rischi se non vi fossero anche i genitori. Per questo sconsigliamo che i nonni inizino già a curare i nipotini, perché c'è il rischio che le famiglie si mischino in maniera intergenerazionale".
“Sono 118 mila le aziende che fino ad ora si sono rivolte alla Confederazione per richiedere indennità per lavoro ridotto. Ieri sera i disoccupati erano 131 mila (118 mila prima del lockdown) con un aumento medio giornalieri di 1.800 persone iscritte agli URC ma la curva si sta appiattendo”, ha spiegato Boris Zürcher.
Per quanto concerne le mascherine, Markus Näf ha detto che “sono 62,6 milioni le mascherine distribuite ai Cantoni e a chi ne ha richieste. Altre 1800 palette di merce sono poi ancora attese per le prossime settimane con 17 appositi voli di linea per un totale di 90 milioni di mascherine che verranno distribuite nei prossimi giorni”. Attenzione alle truffe: una mascherina dovrebbe costare massimo 1,20 franchi.