CORONAVIRUS
Coronavirus e scuole, vertici con i comuni sulla riapertura. Deroghe per l'asilo e per chi sarà in difficoltà
Oggi si è tenuto il secondo incontro del Gruppo di lavoro "Istituzioni". Ecco quanto è emerso dalla video conferenza
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BELLINZONA – Si è tenuto a fine mattinata il secondo incontro del Gruppo di lavoro «Istituzioni», coordinato congiuntamente dal Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport e dal Dipartimento delle istituzioni, al quale hanno preso parte i rappresentanti di Cantone e Comuni. La seduta, organizzata dalla Sezione degli enti locali in video conferenza, è stata voluta per approfondire le motivazioni e le modalità della riapertura delle scuole comunali identificando una soluzione sostenibile e condivisa da tutti gli attori coinvolti.

Nelle scorse settimane il Consiglio di Stato ha deciso di istituire tre gruppi di lavoro con rappresentanti del Cantone e dei Comuni allo scopo di approfondire e definire gli interventi da adottare per uscire dalla crisi generata dal Covid-19 negli ambiti delle «istituzioni», dei «cittadini (persone fisiche)» e del «mondo dell’economia (persone giuridiche)».

L’incontro odierno – che ha avuto luogo in un clima caratterizzato da un buon spirito di collaborazione – ha permesso di discutere e approfondire la situazione epidemiologica attuale, le motivazioni di natura psicologica legate al rientro degli allievi in classe e le modalità che i Comuni dovranno adottare per rispettare le misure di igiene e la distanza sociale accresciuta. L’accento è stato messo in particolare sul benessere psico-fisico dei bambini che in questa situazione di crisi è possibile garantire solo ricostruendo una quotidianità rassicurante, anche se solo parziale, all’interno della comunità scolastica.

I Comuni, dal canto loro, hanno riconosciuto l’autonomia e la responsabilità cantonale nella decisione di riaprire le sedi scolastiche. In generale la maggior parte di essi si è detta favorevole alla riapertura delle scuole. Non sono tuttavia mancate le voci critiche, che hanno ribadito le difficoltà pratiche che alcuni di essi incontrano nel farlo.

In questo senso il Direttore del Dipartimento dell’educazione, della cultura dello sport ha espresso la propria disponibilità a prendere in esame e a considerare eventuali problemi che si dovessero porre per gli istituti comunali. Di comune accordo verrà introdotta una deroga all’obbligatorietà di frequenza per gli allievi della scuola dell’infanzia. Al contempo i Comuni oggettivamente in difficoltà nell’adottare le direttive cantonali potranno, se del caso, richiedere al proprio ispettorato di riferimento una deroga alla frequenza obbligatoria per gli allievi dei primi due anni di scuola elementare.

Infine, da entrambe le parti è stata salutata positivamente la possibilità per le scuole comunali di sperimentare una serie di modalità didattiche alternative. Con un approccio che riconosce le differenze, verranno così gettate le basi per definire le modalità con cui affrontare il prossimo anno scolastico tenuto conto della necessità per tutta la popolazione di convivere a lungo con il virus.

Alla video conferenza, coordinata dalla Sezione degli enti locali, hanno partecipato i Consiglieri di Stato Manuele Bertoli e Norman Gobbi, il Medico cantonale Giorgio Merlani, il Capo della Sezione degli enti locali Marzio Della Santa, alcuni funzionari cantonali e i rappresentanti dei Municipi di Lugano, Locarno, Stabio, Faido, Biasca, Melide, Vernate nonché il rappresentante dell’Associazione dei Comuni Ticinese (ACT) e dell’Ente Regionale per lo Sviluppo del Luganese.

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