CORONAVIRUS
Il PPD chiede misure straordinarie per gli apprendisti. "Rischiamo un buco formativo che potrebbe durare anni"
Giorgio Fonio a Chiasso e Claudio Isabella a Biasca chiedono ai Comuni di stanziare 1'000 franchi per ogni nuovo giovane in formazione assunto e di metterne sotto contratto loro stessi il maggior numero possibile

CHIASSO/BIASCA – Il PPD è preoccupato per la situazione degli apprendisti: teme che la crisi economica generata dal Coronavirus possa portare numerose aziende a non assumere e formare ragazzi, rischiando conseguenze a lungo termine per i lavoratori stessi e per i datori di lavoro. Allora Fonio a Chiasso e Isabella a Biasca lanciano una mozione, chiedendo ai Municipi di assumere a loro volta apprendisti e di stanziare un credito a favore delle aziende che decideranno di farlo.

“L'attuale situazione legata alla pandemia Covid-19 ha portato ad un generale rallentamento dell'economia influendo in modo importante anche sulla formazione professionale degli apprendisti. In questo momento le aziende sono impegnate a gestire la crisi e di conseguenza hanno meno tempo e risorse economiche da dedicare alla formazione degli apprendisti.Ciò inevitabilmente porterà ad una forte riduzione dei posti di tirocinio messi a disposizione delle persone in formazione. È verosimile che questa situazione si estenda nei mesi, se non negli anni a venire”, si legge nei due testi.

“Il rischio reale è che molti giovani non avranno un posto di lavoro per iniziare la formazione nel prossimo anno scolastico. Vi è pure la possibilità che questa situazione si protragga anche nei prossimi anni con il pericolo concreto di dover pagare questo buco formativo sull'arco del medio-lungo periodo, sia per i ragazzi sia per le aziende”, proseguono.

Dopo aver messo in evidenza l’importanza del sistema duale nella formazione svizzera, i due consiglieri comunali spiegano come “le ragazze e i ragazzi che sono alla ricerca di un posto di tirocinio sono confrontati con difficoltà nel reperire aziende disposte a fare i colloqui per concedere loro un posto di apprendistato. Ma soprattutto, con la crisi generata dalla pandemia, si suppone che molte aziende formatrici potrebbero decidere di non assumere apprendisti per il prossimo/prossimi anni, per questione di costi e per questione di tempo e organizzazione preferendo investire il tempo e le risorse in altri ambiti. Inoltre anche coloro che stanno già facendo un apprendistato si potrebbero trovare confrontati con delle difficoltà. Alcune aziende formatrici potrebbero avere delle difficoltà a mantenere i posti di lavoro e vi è dunque il rischio che anche i contratti di tirocinio vengano rescissi”.

Insomma, un contesto difficile, per cui i due popolari democratici chiedono ai rispettivi Comuni: 

"1. di stanziare alle aziende con sede nel Comune un credito di chf. 1'000.- per ogni apprendista residente in Ticino così da sostenere le attività economiche locali che si impegnano nella formazione di apprendisti;

2. che il Municipio assuma in proprio un numero maggiore di apprendisti (anche chi è al 2°, 3° o 4° anno), oltre a quelli che già ha in formazione, per permetter loro di concludere l'apprendistato;

3. di favorire ulteriormente, negli appalti comunali, le imprese formatrici;

4. di instaurare una collaborazione pubblico-privato con lo scopo di aumentare le possibilità di assunzione di apprendisti".

 

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