Il presidente della Società italiana di virologia: "Osservate alcune mutazioni genetiche. Una tregua con il caldo, poi aspettiamoci un ritorno con la stessa dinamica già osservata"
BRESCIA – Il Covid-19 sta perdendo forza? Secondo il direttore del laboratorio di Microbiologia degli Spedali Civili, e presidente della Società italiana di virologia, Arnaldo Caruso la risposta affermativa. Ma calma prima di esultare. E il perché è presto spiegato. “Osserviamo – dice al Corriere della Sera – della modificazioni genetiche del virus che li rendono meno aggressivi. A Brescia abbiamo isolato un ceppo meno virulento".
“Il Sars-Cov-2 è un virus respiratorio – prosegue –. È quindi naturale che si modifichi per essere meno aggressivo. Ma dobbiamo dare tempo al virus. Non pensavamo fosse così rapido nel modificarsi. Ce lo aspettavamo, quello sì. Ma non adesso”.
Il professore Caruso – autore di oltre 160 pubblicazioni scientifiche – guarda al futuro con positività. “Sono ormai passate tre settimane dalla riapertura e non c’è – finora – stata la seconda ondata. Se in giugno non ci saranno nuovi casi, allora si può pensare a un’estate senza troppi vincoli. Ma è la natura a decidere il tutto in un ‘laboratorio’ che noi non conosciamo”.
Ma, lo abbiamo scritto, è presto per esultare. È lo stesso Caruso a piegare perché: “La stagionalità forse può concedere una tregua. Ma con il ritorno del freddo è verosimile che il coronavirus ritorni con la stessa dinamica che abbiamo già osservato. Il freddo, infatti, permette ai ceppi dormienti del virus di riemergere”.
E ancora: “Tra dicembre e febbraio – afferma al quotidiano – aspettiamoci un ritorno del virus. Se vogliamo acquisire nuove conoscenze per combattere il virus, servono finanziamenti consistenti. La battaglia non è finita”.