L'età media delle persone infette si sta abbassando notevolmente. Francesco Vaia: "Ai giovani chiedo rispetto e prudenza"
ITALIA – Il virus è mutato? Sì, no, forse. Domanda alla quale nessuno tra gli esperti sa rispondere con esattezza. E allora vale la stessa regola di sempre, la più importante: rispettare le norme di distanziamento e le misure igieniche come lavarsi e disinfettarsi sempre le mani. Un dato è certo. L’età media delle persone risultate positive al Covid-19 si sta abbassando. A lanciare l’allarme forte e chiaro è il direttore sanitario dello Spallanzani di Roma Francesco Vaia. “Nell’ultimo mese – dice al Messaggero –, i ragazzi under 18 infetti sono quintuplicati passando dal 2% al 9.43% dei nuovi casi”. Uno su dieci, insomma.
“L’abbassamento dell’età è evidente – continua –. Deve essere un campanello per invitare tutti a maggiore prudenza”. Nell’istituto di Roma, l’età media dei pazienti positivi si attesta attorno ai 47 anni, contro i 61 anni registrati in piena pandemia.
“Ai giovani devo chiedere più prudenza. Le loro conseguenze sono meno gravi, ma se il virus continua a circolare rischia di raggiungere le persone più vulnerabili”. Uno dei motivi che ha contribuito a far scendere la media tra i casi positivi è senz’altro la riapertura dei locali come discoteche e pub.