Lo chiedono tramite una mozione alcuni deputati al Governo: "Bisogna evitare che al termine dell'emergenza sanitaria ci si trovi un'emergenza sociale ed occupazionale"
BELLINZONA – "Aiutiamo la ristorazione (e non solo)!”. È quanto chiedono attraverso una mozione i deputati PPD Giorgio Fonio, Maurizio Agustoni, Fiorenzo Dadò e Marco Passalia.
“Il Consiglio di Stato ha deciso – si legge nell’atto parlamentare –, per contenere il numero di contagi da Covid-19, di ridurre ulteriormente l’orario di apertura degli esercizi pubblici. L’8 maggio, i deputati Giorgio Fonio e Fiorenzo Dadò, al momento della riapertura dei bar e dei ristoranti decisa dal Consiglio Federale, avevano interrogato il Consiglio di Stato chiedendo interventi urgenti a sostegno di queste attività economiche dal momento in cui la riapertura era stata interpretata come un sistema per ridurre l’impegno da parte dello Stato tramite il pagamento delle indennità di orario ridotto”.
“Il settore della ristorazione nel momento della riapertura si è subito adattato alla nuova situazione impegnandosi, anche con ingenti costi finanziari, nell’implementare le misure necessarie per garantire la sicurezza dei propri clienti. Citiamo per esempio il sistema di tracciamento piuttosto che il disinfettante. Ma uno degli accorgimenti più importanti messi in atto da tutto il settore per ordine dell’autorità è stato quello dell’obbligo della mascherina, in vigore dal 20 luglio u.s., ossia nel momento in cui nel nostro Cantone l’emergenza da Covid-19 era fortunatamente in una situazione di tregua. La decisione del 7 dicembre 2020 di ridurre ulteriormente gli orari di apertura dei bar e dei ristoranti deve essere accompagnata da misure compensatorie dal profilo finanziario. Questo per evitare in maniera concreta che al termine dell’emergenza sanitaria ci si ritrovi ad affrontare un’emergenza sociale ed occupazionale”.
E ancora: “La stessa difficile situazione indipendentemente dalle nuove restrizioni che toccano la ristorazione riguarda anche altri settori economici che dipendono dalla presenza fisica di persone e utenti o che sono legati alla ristorazione. Ambiti economici che purtroppo sono dimenticati da molti e dall’opinione pubblica e che si ritrovano a subire pesantemente le conseguenze del covid e delle varie restrizioni. Si pensi ad esempio agli affittacamere oppure a prestatori di servizio e fornitori legati al settore della gastronomia (lavanderie, fornitori di beni alimentari, ecc)”.
Per i motivi sopra esposti, i “sottoscritti deputati chiedono che vengano messi in atto degli aiuti finanziari che vadano ad indennizzare gli esercizi pubblici e tutte quelle attività economiche che hanno subito restrizioni, riconoscendo loro la perdita rilevante di fatturato in base ai risultati ottenuti l’anno precedente la chiusura nello stesso periodo dell’anno.
Questa richiesta è motivata dal fatto che queste attività sono a tutti gli effetti delle microimprese e il solo eventuale sostegno dell’orario ridotto non è sufficiente per garantirne la continuità”.