CORONAVIRUS
La Confederazione chiude ristoranti e negozi alle 19. "I Cantoni non concordano ma a Berna abbiamo ripreso il timone"
Sommaruga: Non vogliamo arrivare al lockdown, desideriamo salvaguardare anche l'economia. Ma parleremo coi Cantoni per avere pronto un piano di azione nel caso in cui anche le misure odierne non bastassero"

BERNA - Attesissima conferenza stampa oggi a Berna, dove è stato sostanzialmente confermato quanto si diceva, ovvero una chiusura anticipata delle attività economiche.

Sommaruga: "Il Consiglio Federale ha ripreso il timone"

"I contagi stanno aumentando, dobbiamo prendere delle misure supplementari. Non importa chi decide tra Cantoni e Confederazione, non è quello che interessa ai cittadini, che vogliono solo che i contagi diminuiscano. Il Consiglio Federale ha ripreso il timone"

"Abbiamo parlato coi Cantoni, abbiamo svolto una consultazione, e tutti desiderano far scendere i contagi".

"I ristoranti, i bar, i negozi, i mercati, i musei, le biblioteche e le strutture sportive e per il tempo libero devono chiudere tra le 19.00 e le 6.00. I negozi, i mercati, i musei, le biblioteche e le strutture sportive e per il tempo libero devono restare chiusi anche la domenica e nei giorni festivi nazionali. I ristoranti e i bar, invece, possono tenere aperto la domenica e i giorni festivi. Il 24 dicembre e la notte di San Silvestro la chiusura è fissata alle 01.00. I servizi di fornitura di pasti e i negozi di cibi da asporto possono rimanere aperti fino alle 23.00".

"I Cantoni con un'evoluzione epidemiologica favorevole possono posticipare l'orario di chiusura alle 23.00, se il valore di riproduzione resta inferiore a 1 per almeno 7 giorni consecutivi e se l'incidenza giornaliera su 7 giorni è inferiore alla media svizzera. Nel Cantone devono inoltre essere disponibili sufficienti capacità per il tracciamento dei contatti e l'assistenza sanitaria. Un Cantone che intende prolungare gli orari di apertura deve dapprima concordarsi con i Cantoni limitrofi".

"Le manifestazioni pubbliche sono vietate, fatta eccezione per le celebrazioni religiose fino a 50 persone, i funerali nella cerchia familiare e degli amici stretti, le assemblee degli organi legislativi e le manifestazioni politiche. Il Consiglio federale rinuncia a ulteriori restrizioni per gli incontri privati. Continua pertanto ad applicarsi la limitazione a 10 persone, compresi i
bambini. Il Consiglio federale raccomanda vivamente di restringere gli incontri privati a due economie domestiche. Questa regola è chiara è consente di festeggiare il Natale in una cerchia ristretta".

"Le attività sportive nel tempo libero sono consentite soltanto in gruppi di non più di cinque persone. Rimangono vietati gli sport di contatto. La limitazione a cinque persone vige anche per le attività di gruppo nel settore culturale non professionistico. Continuano a essere consentite le attività sportive e culturali (escluse le competizioni) di bambini e ragazzi che non hanno ancora compiuto i 16 anni. Sono inoltre ammessi gli allenamenti e le competizioni dei membri di quadri nazionali, così come gli allenamenti e le partite, ma senza pubblico, nelle leghe professionistiche. Sono infine consentite le prove e le esibizioni di artisti o gruppi professionisti".

"In sede di consultazione, i Cantoni hanno prevalentemente condiviso la valutazione della situazione epidemiologica. Gran parte di loro è favorevole a una maggiore uniformazione dei provvedimenti. Molti chiedono alla Confederazione misure immediate ed efficaci per attenuare le ripercussioni economiche. La grande maggioranza non concorda tuttavia con il modo di procedere del Consiglio federale. Non vogliamo arrivare al lockdown, desideriamo salvaguardare anche l'economia. Ma parleremo coi Cantoni per avere pronto un piano di azione nel caso in cui anche le misure odierne, che per qualcuno saranno eccessive e per qualcuno troppo blande, non dovessero funzionare: dobbiamo avere sotto controllo il virus. Ne discuteremo il 18".

"Ci saranno ovviamente degli aiuti, abbiamo pensato a un miliardo per chi non può lavorare, come gli indipendenti o chi fa parte del mondo della cultura".

Berset: "Siamo scoraggiati, ma i numeri stanno raddoppiando"

"I contagi sono tornati ai valori di novembre, solo che lì stavamo scendendo mentre ora stiamo salendo. E se si raddoppia, come sta succedendo, in modo rapido, partendo già da un numero elevato come ora, si arrivano ai numeri di inizio seconda ondata. Chi lavora in ospedale è allo stremo, l'ho visto anch'io stesso ed è quello che ci preoccupa di più".

"Siamo tutti un po' scoraggiato, lo capisco. In questo periodo si vorrebbe stare insieme, ma dobbiamo gestire bene gli acquisti natalizi, le festività, la voglia di stare assieme. Il Natale sarebbe una festa da poter passare tutti insieme ma questa volta non si può. Abbiamo stabilito dei limiti. Riusciremo a passare anche questo inverno".

"Chi potrà tenere aperto sino alle 23? Il presupposto è che il fattore di riproduzione sia inferiore sia a 1 che alla media svizzera per almeno 7 giorni. Inoltre, il Cantone deve disporre di una capacità sanitaria sufficiente. In questo momento sono i Cantoni della svizzera romanda. Non il Canton Berna".

Maurer: "1,5 miliardi ancora per i casi di rigore"

"Vogliamo aiutare chi è toccato da queste misure, per i casi di rigore vorremmo 1,5 miliardi supplementari per i casi di rigore".

"L’Esecutivo intende aumentare gli aiuti finanziari del programma per i casi di rigore di ulteriori 1500 milioni di franchi. 750 milioni dovranno essere finanziati congiuntamente da Confederazione e Cantoni. Questi ultimi contribuirebbero in misura del 33 per cento. In caso di necessità, la Confederazione potrà erogare 750 milioni supplementari a favore dei provvedimenti cantonali concernenti i casi di rigore, senza ulteriori contributi dei Cantoni. Vogliamo così aiutare in particolare i cantoni più colpiti".

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