Anche per quanto concerne i vaccini Berna ha messo a punto la strategia per l’acquisto di vaccini per il 2022, che permetterà di garantire un approvvigionamento sufficiente e ha pensato anche al dopo
BERNA - Il Consiglio federale intende potenziare lo sviluppo e la produzione di medicamenti anti-COVID-19. Nel corso della seduta del 19 maggio ha approvato un programma di promozione di 50 milioni di franchi limitato sino alla fine del 2022 e ha stabilito i criteri di base per gli investimenti della Confederazione. I contributi di promozione devono permettere di approvvigionare rapidamente la popolazione svizzera di medicamenti anti-COVID-19 nuovi e innovativi. Occorre inoltre migliorare le condizioni quadro in Svizzera per lo sviluppo e la produzione di tecnologie vaccinali all’avanguardia.
In collaborazione con la Segreteria di Stato dell’economia (SECO) e con l’Amministrazione federale delle finanze (AFF), il Dipartimento federale dell’interno (DFI) ha presentato al Consiglio federale una nota di discussione riguardante un programma volto a promuovere medicamenti e vaccini anti-COVID-19.
La modifica del 20 marzo 2021 della legge COVID-19 accorda alla Confederazione un più ampio margine di manovra per potenziare lo sviluppo e la produzione in Svizzera di medicamenti e vaccini anti-COVID-19 essenziali. Il Consiglio federale può promuoverne la fabbricazione e lo sviluppo, nonché commissionarne esso stesso la produzione. La Confederazione può così contribuire affinché la popolazione svizzera sia approvvigionata rapidamente della necessaria quantità di medicamenti.
Programma di promozione per medicamenti anti-COVID-19
Dall’inizio della pandemia di COVID-19, la Confederazione sostiene i Cantoni nell’approvvigionamento di materiale medico importante. A titolo sussidiario può inoltre acquistare medicamenti per il trattamento di pazienti affetti da COVID-19. In aggiunta a questo sostegno a breve termine, con il programma di promozione il Consiglio federale ha inoltre adottato una strategia a medio termine per promuovere la ricerca, lo sviluppo e la produzione di medicamenti anti-COVID-19. In questo modo vuole contribuire al trattamento delle persone ammalatesi di COVID-19.
Con il programma di promozione si intende stabilire i criteri che stanno alla base degli investimenti della Confederazione. Con grande probabilità, pertanto, i medicamenti finanziati dovrebbero poter essere messi a disposizione dei pazienti entro fine 2022 e distinguersi in modo particolare da altri medicamenti che sono già disponibili o che lo saranno a breve. I contributi di promozione vanno stanziati solo se risulta impossibile un finanziamento privato o se la Svizzera ha difficoltà ad accedere al materiale medico importante. Per gli investimenti effettuati, la Confederazione dovrà ottenere una controprestazione (p. es. avere la priorità nelle forniture). Le richieste di promozione vanno esaminate sulla base di criteri trasparenti ed empirici.
I criteri del programma di promozione e la procedura di domanda saranno pubblicati a partire da luglio 2021. Il programma è limitato sino alla fine del 2022. La sua attuazione deve essere affidata a un’organizzazione esistente dotata di strutture legali e con esperienza nell’attuazione di programmi di promozione. In estate il Consiglio federale deciderà a chi commissionerà l’incarico.
Programma di promozione per vaccini anti-COVID-19
Per garantire alla Svizzera l’accesso a vaccini anti-COVID-19 sicuri ed efficaci, la Confederazione ha concluso in anticipo contratti di prenotazione e di acquisto con produttori di vaccini promettenti. Finora questa strategia si è dimostrata vincente. La settimana scorsa il Consiglio federale ha messo a punto la strategia per l’acquisto di vaccini per il 2022, che permetterà di garantire un approvvigionamento sufficiente.
Anche dopo il 2022 il Consiglio federale punterà su contratti di prenotazione e valevoli in caso di pandemia e a tale scopo continuerà a consolidare i contatti con i produttori di vaccini a mRNA. Questo approccio consente di creare un portfolio diversificato. I rischi legati alla tecnologia e alla produzione possono essere ridotti al minimo poiché, alla luce del rapido sviluppo delle nuove varianti di coronavirus, si rende necessaria una strategia flessibile in materia di appalti pubblici.
Per il futuro occorre inoltre mettere a punto, assieme alle scuole universitarie e all’industria, una strategia che permetta alla Svizzera di continuare a migliorare le proprie condizioni quadro affinché, in caso di una nuova pandemia, sia in grado di disporre tempestivamente delle risorse necessarie alla ricerca, allo sviluppo e alla produzione di vaccini. Collaborando con i Paesi partner interessati, la Svizzera potrebbe contribuire a garantire un accesso globale ai vaccini.