Nei casi classificati come seri l’età media era di 66,5 anni, mentre nei casi notificati in relazione temporale con i decessi era di 83,6 anni.
BERNA - Fino al 2 giugno 2021 sono state esaminate 2701 notifiche di sospette reazioni avverse da medicamenti in relazione alle vaccinazioni contro il COVID-19 in Svizzera. La maggior parte delle notifiche riporta più di una reazione (complessivamente 7065 reazioni nelle 2701 notifiche, ossia una media di 2,6 reazioni per notifica). La maggior parte delle notifiche, ossia 1751 (64,8%), è stata classificata come non seria, mentre 950 (35,2%) sono state le notifiche di casi seri.
La maggior parte delle notifiche è stata inoltrata da operatori sanitari, 413 (15,3%) notifiche, ossia un numero relativamente grande, sono state inviate direttamente dalle persone colpite o dai pazienti.
Le persone colpite avevano in media 62,8 anni (fascia d’età 16-101), di questi 33% aveva un’età pari o superiore ai 75 anni. Nei casi classificati come seri l’età media era di 66,5 anni, mentre nei casi notificati in relazione temporale con i decessi era di 83,6 anni.
Le notifiche riguardavano in gran parte le donne e in alcune notifiche non è stato indicato il genere. 1 120 (41,5 %) notifiche si riferiscono al Comirnaty® di Pfizer/BioNTech e 1 538 (56,9 %) al vaccino anti-COVID-19 di Moderna. In 43 (1,6 %) casi non è stato specificato il vaccino.
Le notifiche confermano il profilo di effetti collaterali noto dagli studi di omologazione e menzionato nelle informazioni sul medicamento e non incidono sul rapporto rischi-benefici positivo dei due vaccini a mRNA utilizzati.