CORONAVIRUS
L'MPS attacca il Governo ticinese: "Inaccettabile filosofia basata su un atteggiamento reattivo e non preventivo"
Nel giorno del record dei contagi in tutto il 2021, il Consiglio di Stato ha accettato solo il 2G tra le misure proposte da Berna, la più blanda. E il Movimento per il Socialismo non ci sta

ELLINZONA - "Ancora una volta il governo ticinese conferma la propria inaccettabile filosofia di fronte alla crisi pandemica fondata su un atteggiamento reattivo e non preventivo", l'MPS non ci sta e non condivide le risposte del Consiglio di Stato alla consultazione promossa da Berna, dove Bellinzona ha accettato solo la formula del 2G, respingendo le ipotesi di chiusura, la didattica a distanza nelle università e il telelavoro.

Il Movimento per il Socialismo non è per niente soddisfatto. "È significativo che il governo renda pubblica la propria posizione – sostanzialmente a sostegno delle varianti e posizioni più moderate tra tutte quelle proposte dal CF – proprio nel giorno in cui in Ticino si stabilisce un
nuovo record di contagiati di tutto il 2021, oltre alla conferma di una ripresa quotidiana del numero dei morti. Segno evidente che il governo non coglie (o non vuole cogliere) la gravità della situazione", si legge nella nota. "Confermando in questo modo un atteggiamento che ci sembra da tempo le forze politiche che esso rappresenta abbiano ormai abbracciato. Il governo ticinese si pronuncia quindi per la variante 1 (la cosiddetta variante 2G) che molti esperti,
compresa la maggior parte degli stessi collaboratori scientifici e medici del governo, ritengono
assolutamente inadeguata dal punto di vista medico ed epidemiologico".

"Il governo cantonale (come altri governi e come quello federale) ribadisce quindi una posizione la cui unica preoccupazione è quella di permettere al sistema ospedaliero di funzionare (e quasi non riescono nemmeno a fare questo), che le imprese possano produrre e che i lavoratori e le lavoratrici, costi quel che costi, non interrompano le loro attività", continua l'MPS, che vede la stessa logica anche per "la scuola, da sempre ancella del sistema produttivo, si deve piegare a questo “andiamo avanti ad ogni costo”, arrivando a rifiutare di adottare persino quelle misure di buon senso che tutti gli esperti riconosciuti in materia hanno a più riprese invocato".

Per fermare la pandemia non basta la vaccinazione, che però se necessario può essere resa obbligatoria, ma essa va affiancata a strategie per far circolare poco il virus. E per il Movimento per il Socialismo non sono certo quelle proposte dal Consiglio Federale. 

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