Meno festosa l’atmosfera in casa PLR. Bixio Caprara lo ha ammesso: “Non possiamo essere completamente soddisfatti, ma sapevamo c’era un certo malessere rispetto alla congiunzione con il PPD
LUGANO – Il PPD ha salvato i due seggi al Nazionale e Filippo Lombardi è stato il più votato per gli Stati. E a Melide, dove si sono ritrovati i sostenitori del Partito, c’è stata grande festa. “Oggi sono stati premiati anche i nostri temi e i nostri argomenti – ha commentato il vicepresidente, Giorgio Fonio, alla RSI -. È stato un risultato al cardiopalma, essere PPD è come essere tifosi dell’Ambrì. Si soffre sempre”.
“La congiunzione aveva come scopo la riconferma dei 4 seggi – ha detto il presidente Fiorenzo Dadò ai microfoni di TeleTicino -. Ora si tratterà di lottare per la conferma di Lombardi e l’elezione di Giovanni Merlini agli Stati. Da domani bisognerà lavorare uniti nella stessa direzione e senza alcuna polemica”.
Meno festosa l’atmosfera in casa PLR. Bixio Caprara lo ha ammesso: “Non possiamo essere completamente soddisfatti, ma sapevamo c’era un certo malessere rispetto alla congiunzione con il PPD. Ma sul piano dei seggi abbiamo ottenuto quello che volevamo: la riconferma dei nostri due e dei due del PLR. Dovremo sensibilizzare anche gli scettici sull’importanza della battaglia per il ballottaggio”.
Delusa, infine, la consigliera nazionale leghista Roberta Pantani, che dopo 8 anni non è stata rieletta. “Mi dispiace di non poter continuare il mio lavoro a Berna – ha detto alla RSI -, ma è giusto rispettare la volontà dei ticinesi. Gli elettori hanno deciso e da domani la mia vita non sarà più a Palazzo federale. Sul secondo seggio della sinistra pochi avevano dubbi, la domanda era a scapito di quale alleanza sarebbe andato”.
L’alleanza di centro, con il patto PLR-PPD, ha aggiunto Pantani, ha lavorato meglio della nostra. “I temi portati avanti dalla nostra area resteranno comunque oggetto di discussione nella prossima legislatura. Ringrazio chi mi ha confermato fiducia. Non è andata come speravamo”.
Infine Pantani ha detto la sua sulla riorganizzazione della Lega: “È prematuro ripensare la governance dei ‘colonnelli’. Bisognerà fare una riflessione importante, certo, e forse dare più spazio ai giovani”.