Nella cittadina napoletana sono all'oscuro di quanto è accaduto a Chiasso. Quindi l'uomo accusato dell'assassinio non si è messo in contatto con i famigliari più stretti
ERCOLANO – A Ercolano, cittadina a pochi chilometri da Napoli, ai piedi del Vesuvio, di cui è originaria la famiglia Ignorato, non sanno nulla di quanto è successo in questi giorni a Chiasso.
Né dell’assassinio di Angelo Falconi, né della fuga di Pasquale e di suo figlio Mirko, né dell’arresto di sua moglie e dell’altro figlio, Alessio. E nemmeno della voragine di debiti che il gestore della stazione di servizio Gialmicar, in corso San Gottardo 100, avesse accumulato in questi anni la voragine di debiti che è venuta alla luce dopo il delitto.
In famiglia non sapevano nulla di nulla.
“Ma è vero quel che mi sta dicendo? Ma è proprio sicuro? Oddio, sono sconvolta… Non ci posso credere che mio zio…”.
Reagisce così al telefono la nipote di Pasquale Ignorato, figlia di suo fratello, Ciro. È incredula, scioccata.
Racconta a liberatv che Pasquale da Ercolano manca da molti anni, ma che torna regolarmente in occasione delle feste a far visita ai parenti. “L’ultima volta sarà stato un mese e mezzo fa, quando abbiamo avuto un lutto in famiglia”.
Ora mi devo informare, conclude la nipote di Pasquale, devo dirlo ai parenti e vedere cosa possiamo fare. Già, perché a Chiasso sono rimaste le figlie più piccole dei coniugi Ignorato, la diciassettenne fermata e rilasciata ieri dalla polizia, e una bambina in tenera età.
Intanto prosegue la fuga di padre e figlio, braccati ma ancora latitanti. Di sicuro non si sono rifugiati a Ercolano (dove sarebbe stato facile trovarli) e non si sono messi in contatto con i parenti più stretti, e di sicuro i carabinieri non sono ancora andati a cercare informazioni dai loro famigliari.
emmebi